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27 Giugno 2011
Wwoof, il fattore vacanza
Raccogliere mirtilli in Irlanda o allevare polli in Australia per vitto e alloggio gratuiti: sono le ferie insolite offerte da un ente internazionale.
Nicola Veneziano
Sono ormai moltissimi i giovani che per la stagione estiva decidono di iscriversi al Wwoof (World Wide Opportunities on Organic Farms), per una vacanza alternativa a base di duro lavoro e contatto con la natura.
DIVERSO CONCETTO DI VACANZA
Negli ultimi anni il numero di possibilità vacanziere per i giovani è molto cresciuto: soggiorni studio all’estero, vacanze lavorative, scambi interculturali… Fra questi nuovi modi di fare vacanza si aggiunge anche il Wwoof, un’organizzazione che raggruppa fattorie biologiche sparse fra 50 paesi in tutto il mondo dove si può lavorare in cambio di vitto e alloggio gratuiti; questo modo di passare l’estate, decisamente opposto all’oziare sotto l’ombrellone, sta riscuotendo un crescente successo e i perché sono tanti.
PERCHÉ FARLO
Si tratta di una vacanza alternativa, che rifugge l’idea di relax e del dolce far niente, e porta invece a rimboccarsi le maniche, spesso lavorando la terra: la domanda quindi è perché scegliere questa vacanza “non-vacanza”? Forse sono motivi economici: mangiando e dormendo gratis, le uniche spese sono l’iscrizione al Woof e le spese di viaggio, che possono anche essere minime, visto che molte fattorie sono ad esempio presenti anche in Italia.
Un secondo motivo può essere il desiderio di staccare dallo stress di un anno di impegni in città: la scelta quindi della campagna può venire incontro come un toccasana, anche perché non sono poche le persone che ritengono che i lavori faticosi siano i migliori per svuotare la mente, a differenza di uno snervante ozio; senza dimenticare tutti gli amanti del verde o le persone che sono magari alla ricerca di sé stessi…
IL LAVORO NELLA FATTORIA
Ogni fattoria ha esigenze diverse, gli incarichi e gli orari cambiano. Così, per avere un’idea, in Irlanda si raccolgono i frutti di bosco (come i mirtilli, nella foto), si accudiscono i maiali, si strappano le erbacce e si lavora nei “bog” per ottenere la torba e, considerato che “i maiali non hanno il week-end”, i momenti di ozio saranno minori. Più lento il ritmo in Australia, dove si può lavorare dalle 4 alle 6 ore, week-end escluso, e gli impegni variano da stagione a stagione: d’estate ad esempio si allevano polli.
Tutte coloro che hanno fatto questa esperienza la descrivono come eccezionale ed unica, perché permette di viaggiare, scoprire uno stile di vita alternativo e conoscere nuove persone, il tutto a condizione che la propria idea di vacanza possa variare dalla trinità sole-mare-ombrellone.
Link utili:
Wwoof
Wwoof Italia
Avete mai provato una vacanza Wwoof? Sareste interessati a farne una?