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27 Ottobre 2011

Rotta su Pagella Non Solo Rock

Fino al 19 dicembre aperte le iscrizioni al concorso del Comune per giovani band. I consigli dei Theoric Fund, arrivati secondi nell’ultima edizione.

Nicola Veneziano

Pagella Non Solo Rock è da anni uno degli appuntamenti più interessanti per la musica della nostra città. La manifestazione è rivolto ai giovani gruppi (la maggior parte composte da studenti) che cercano di farsi strada nel mondo della musica e arriva quest’anno alla sua ventiduesima edizione.
Per conoscere meglio questo progetto del Settore Politiche Giovanili della Città di Torino, abbiamo intervistato qualcuno che su quel palco ci è salito, Bleiz Del Sette e Filippo Fernicola (nella foto di Chiara De Marchis), che l’anno scorso sono arrivati secondi con il loro gruppo, i Theoric Fund.

Allora: com’è andata lo scorso anno?
«Molto bene! Eravamo partiti con l’obiettivo di arrivare alla finale, senza troppe pretese. C’erano parecchi gruppi “quotati” nel panorama delle giovani band torinesi, e già accedere alla finale sarebbe stato un ottimo risultato. Abbiamo centrato l’obiettivo e il secondo posto è stato davvero una grande soddisfazione, un netto miglioramento nel nostro percorso, dalla quattordicesima posizione dell’anno prima. Essere apprezzati da una giuria di qualità è sempre molto piacevole».

Cosa vi ha lasciato a livello personale questa esperienza?
«Molte collaborazioni: abbiamo conosciuto di persona gruppi coi quali abbiamo poi lavorato e suonato. Con i Ronny Taylor, i vincitori, abbiamo instaurato anche una bella amicizia. Forse l’unica pecca è perdere, alle volte, per strada gruppi davvero validi. La grande quantità di band in concorso e la conseguente dilatazione delle serate su un lungo periodo può penalizzare, soprattutto se da settanta gruppi ne vengono scelti sei. Ma la nuova struttura con la semifinale dovrebbe riuscire a ovviare a questo piccolo problema. Il secondo posto ci ha anche permesso di entrare a contatto con la realtà indipendente torinese: è sempre bello conoscere altra gente che cerca di fare quello che fai tu, con la stessa serietà e lo stesso impegno. Molti fanno “musica” un po’ per passare il tempo, un po’ perché “fa figo”, un po’ perché è divertente. Ma tante persone, tanti gruppi anche molto giovani, prendono la musica con serietà, come impegno e ricerca, non banale emulazione di un modello».

Secondo voi, quanto può aiutare un concorso del genere?
«Il fatto che Pagella sia e rimanga gratuita e aperta a tutti permette ai gruppi più giovani, che magari muovono i primi passi e hanno le loro prime esperienze live, di “farsi le ossa” su dei buoni palchi, accompagnati da fonici e gente del mestiere. E, anche se davanti ci sono gli amici, fa sempre bene. Coloro che invece vogliono magari fare un passo in più devono, per forza di cose, puntare alla finale se vogliono farsi notare un po’ di più. Di certo non ti apre le porte dell’infinito, ma è un buon punto di partenza».

Dopo questa esperienza, come va il vostro gruppo?
«Ci cogli in un ottimo momento dato che abbiamo appena pubblicato il nostro primo ep, Herbst, registrato presso l’Ordigno Studio con Stefano Amen. Il lavoro da fare è tanto, di certo le occasioni non piovono dal cielo. C’è parecchia gente brava, sia qui in città che, ancor di più, all’estero. In questi anni stanno arrivando molte spinte da tutti i panorami musicali, i dischi in download sono sempre tanti, come gli spunti e le idee per evolversi. Lavoreremo ancora, e ancora, e ancora per migliorarci. In questi giorni dovremmo anche cominciare a girare il video con l’associazione Anche No, che costituisce il premio per il nostro secondo posto a Pagella».

Un consiglio a chi parteciperà quest’anno?
«Avere chiari i propri obiettivi e le proprie possibilità. Sopravvalutarsi, o sottovalutarsi, è stupido. Non arrabbiarsi per eventuali recensioni negative, prendere come impegno a migliorarsi ogni commento sulla propria esibizione e il proprio lavoro. Le critiche, spesso di persone che fanno questo mestiere da anni, sono preziosi consigli e spinte per continuare a lavorare con convinzione e impegno. Disponibilità, puntualità e serietà sono fondamentali, siamo pur sempre ancora gli ultimi della classe».

Conoscete qualcuno dei gruppi che si stanno iscrivendo al nuovo Pagella?
«Sì, qualche nome lo conosciamo, anche se la maggior parte delle band con le quali abbiamo rapporti più stretti sono ormai oltre l’età consentita. In realtà noi avremmo potuto partecipare anche quest’anno, ma il secondo posto ci ha più che soddisfatto, così abbiamo deciso di rinunciare a Pagella per concentrarci su altri progetti. Ci piacerebbe però che fosse un’edizione scoppiettante come quelle alle quali abbiamo partecipato noi. Negli ultimi anni a Torino sta tirando un buon vento artistico e musicale, la speranza è che non si spenga in fretta. I nomi sono tanti e la voglia di fare segue di pari passo. Pagella è il punto di partenza di molti gruppi emergenti, sicuramente qualche serata andremo a gustarcela».

Link utili:
Pagella Non Solo Rock
Pagina Fb Theoric Fund
Ep “Herbst”

Conoscete Pagella Non Solo Rock? Avete mai pensato di partecipare?

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Categorie: Musica

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