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1 Marzo 2012

Ma guarda che lavori richiede il mercato

Al primo aperitivo dell’Informagiovani presentato il progetto sulle professioni manuali per cui c’è più domanda di lavoro, dal macellaio al tornitore

Matteo Tamborrino

aperitivo informativo

Alla scoperta delle professioni più richieste dal mercato del lavoro

Martedì 28 febbraio il Centro Informagiovani di Torino ha organizzato il primo aperitivo informativo della stagione per presentare il progetto “Ma guarda!! I giovani e l’orientamento alle professioni”, che si propone di analizzare il mondo così poco esplorato delle professioni manuali, di quei mestieri cioè che non necessitano di una qualificazione universitaria, ma che sono fortemente ricercati sul mercato del lavoro, come ad esempio il macellaio o il tornitore.
Paradossalmente infatti, in un periodo di così radicata crisi come quello che stiamo vivendo, mancano alcune sostanziali figure professionali.

IL PROGETTO
Il progetto è stato realizzato da alcune realtà territoriali (Prospettive, Corep, Orfeo e Orso) con il coordinamento della Città di Torino – Settore Politiche Giovanili e Informagiovani.
L’idea è quella di offrire ai giovani una panoramica delle dieci professioni manuali più richieste dal mercato del lavoro attraverso una serie di video (realizzati dal centro di protagonismo giovanile Cap10100 e pubblicati nella sezione “Ma Guarda!!” di Torinogiovani) che raccolgono le testimonianze di giovani già inseriti in questi contesti lavorativi.
Ogni filmato è inoltre accompagnato da una scheda informativa con tutte le informazioni sulle competenze richieste e il percorso formativo necessario.

I MESTIERI
Ma quali sono, in concreto, queste professioni che i giovani conoscono poco e non reputano così appetibili?
I mestieri vittime del “mismatch”, com’è stata definita dall’esperta del mercato del lavoro Silvia Pilutti la discrepanza tra domanda e offerta, rientrano in vari ambiti: all’interno dell’area meccanica – settore ancora trainante in una città come Torino – servono operatori su macchine utensili (tornitori, attrezzisti, fresatori), montatori, manutentori termoelettrici e saldatori; l’edilizia invece è in cerca di gruisti, impiantisti termoidraulici e falegnami serramentisti.
Poi c’è il settore dei cibi, che annovera i mestieri di preparatore di alimenti (figura composita che non agisce nel contesto tradizionale della ristorazione, ma in quello della gastronomia o del catering) e la professione di macellaio, mestiere di bottega in via d’estinzione, perché non esiste una vera e propria formazione ma soltanto laboratori privati gestiti dall’Associazione Provinciale dei Macellai.
Infine, importante è la neonata area della green-economy, che raduna mestieri come l’installatore di impianti fotovoltaici, che necessita di competenze meccaniche e studi di elettronica, o il professionista del verde, deputato alla manutenzione e all’abbellimento di parchi e giardini.

LE TESTIMONIANZE
Grazie ai video presentati (proiettati quelli riguardanti le professioni di macellaio, preparatore di cibi e impiantista termoidraulico), i giovani impiegati nei differenti settori hanno potuto condividere il loro entusiasmo per questi mestieri. «Il macellaio purtroppo rientra tra quei lavori che nessuno vuol fare perché sembra quasi denigrante – ha affermato Stefania, intervistata nel video – anche se oggi i lavori manuali dovrebbero andare per la maggiore, perché sono quelli che non moriranno mai. Quando dico qual è il mio mestiere restano tutti sbalorditi, perché non è consuetudine vedere una donna fare questo lavoro».
Presenti all’aperitivo invece Daniela e Stefano, dipendenti di M**bun, nuova idea di “slow fast food”, che hanno raccontato di aver iniziato con un contratto di quattro mesi, ora annuale e, sperano, presto, a tempo indeterminato. L’ultima testimonianza è stata infine quella di Fabio, impiantista termoidraulico e giovane imprenditore, che ha ribadito l’importanza del suo settore per la vita quotidiana, ricordando però che «l’esperienza si fa sul campo. Non escludiamo subito i ragazzi, mettiamoli prima alla prova». Fatica, orari un po’ pesanti e weekend impegnati sono il rovescio della medaglia, ricompensati tuttavia da un contesto lavorativo ricco di collaborazione, necessario ingrediente per qualsiasi situazione professionale.
Il motto è, dunque, “provare, provare, provare!”.

Link utili:
Ma guarda!! I giovani e l’orientamento alle professioni

Siete interessati a questi lavori manuali? Pensate che uno di questi possa fare per voi?

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Categorie: Lavoro

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