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16 Ottobre 2012

Fa il test bene chi lo fa per ultimo?

Speranze e amarezze delle aspiranti matricole di Scienze della Formazione, impegnate ieri nell’ultima prova di ammissione dell’anno

Giulia Ongaro

Ieri mattina a Palazzo Nuovo, a quasi un mese dall’inizio dell’attività accademica, si è tenuto l’ultimo test di ammissione a un corso a numero programmato. Si tratta del Corso Magistrale in Scienze della Formazione, altrimenti detto quello per diventare insegnante di scuola primaria e dell’infanzia (elementari ed asilo per i profani). DigiTo è andato a sentire le impressioni dei ragazzi prima di entrare in aula.

PERCHÉ QUESTO RITARDO RISPETTO ALLE ALTRE FACOLTÀ?
La Facoltà di Scienze della Formazione non solo ha organizzato il testa un mese e più di distanza dalle altre, ma ha anche avuto dei tempi diversi per le iscrizioni all’esame stesso.
In poche parole, questo è accaduto perché con l’ avvio dei concorsi per gli insegnanti delle Scuole Secondarie attivati dal Ministro Profumo è stato avviato in ritardo il conteggio dei pensionamenti nella Primaria. Di conseguenza, non si sapeva quanti posti si sarebbero liberati e con un’enorme reazione a catena l’Università non ha saputo per lungo tempo quanti posti rendere disponibili. La conclusione è stata che, mentre anche tutti i corsi ad accesso libero di SciForm sono partiti, le aspiranti maestre sapranno cosa sarà del loro destino solo dopo il 20 ottobre. Beffa delle beffe, le immatricolazioni agli altri corsi scadevano il 12 ottobre.

E CHI NON PASSA RESTA FUORI?
Per fortuna, no. La Facoltà ha pubblicato un avviso spiegando che chi non passerà il test non dovrà pagare la sovrattassa per iscriversi a un corso ad accesso libero.
Intanto, però, le aspiranti matricole si sono già mosse. «Io mi sono iscritta a Scienze dell’Educazione, madovrò fare le corse per il trasferimento se il test andrà bene» spiega Chiara, 19 anni, che prova il test dopo un diploma socio-psico-pedagogico. Lo stesso ragionamento lo hanno fatto altre ragazze, tra cui Martina di 20 anni, ma per lei c’è un problema ulteriore: «Io mi sono immatricolata a Scienze dell’Educazione, ma arrivo da Sanremo e non so ancora cosa dovrò fare con orari e corsi, perciò sono in ritardo ad esempio con la ricerca della casa». Anhce Linda e Giulia, diciannovenni, si sono iscritte a Scienze dell’Educazione: «Se andasse male qui, abbiamo perso due settimane di lezione e non abbiamo potuto neppure comprare i libri».

IL PARADOSSO DEL TEST PER UN ANNO E NON SOLO
Oltre alle ragazze con il volto fresco di esame di maturità c’è qualcuno che ha qualche esperienza accademica. È il caso per esempio di Pierangela, che a 24 anni ha finito Scienze della Formazione con la formula, valida fino a poco tempo fa, del 4+1. Si trattava di fare il quadriennio per l’abilitazione a primaria o asilo, e di aggiungere un anno per conseguire la seconda abilitazione. Pierangela è qui proprio per questo: «Devo sostenere il test per fare un solo anno di università. Non solo parto in ritardo con i corsi, ma visto che non hanno organizzato un test specifico per noi toglierò anche un posto a un’aspirante matricola. Non ha senso».

Link utili:
Facoltà di Scienze della Formazione

Avete mai fatto un test di ammissione all’università? Ci sono state difficoltà organizzative?

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Categorie: Università

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