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26 Ottobre 2012
Dire la propria sui trasporti conviene
Quasi la metà delle oltre 1.400 richieste arrivate al Comune con la campagna “Dicci la tua” sono state accolte. Il bilancio dopo un mese di segnalazioni
Nicola Veneziano
Da circa un mese in giro per la città si possono vedere dei manifesti molto simili all’opera alle spalle di Philip Daverio nel programma Rai “Passepartout”, ma le parole leggibili sono “Il numero dei passaggi si adatta al numero dei passeggeri“. E’ la nuova iniziativa del Comune di Torino per il trasporto pubblico, “Dicci la tua“, un filo diretto con i cittadini per aiutare a migliorare il servizio.
L’obiettivo è dare la possibilità di avere una finestra per dialogare con l’Assessore ai Trasporti Lubatti in seguito ai tagli e i cambi delle linee di pullman e tram. A quasi un mese dalla nascita di questa iniziativa, facciamo un bilancio con Fabio Lo Cicero dello staff dell’Assessore.
Come nasce “Dicci la tua”?
«È nata durante il rifacimento del nostro sito, cercavamo un modo per poter dialogare con i cittadini e questo è solo il primo passo, stiamo pensando anche ad un numero verde, ma per ora il sito funziona egregiamente».
Qual è il tipo di segnalazione più frequente?
«Il maggior numero di segnalazione va nello specifico, mezzi e linee, quindi la frequenza dei passaggi o lamentele per pullman troppo pieni. Curiosamente gran parte delle richieste arriva per il servizio diurno. Anche se sono diminuite il numero delle corse nel serale, il servizio è stato in qualche modo “serializzato”, un pullman ogni 30 minuti: per chi era solito utilizzarlo anche prima, è una comodità avere un orario così definito. Anche per il serale abbiamo comunque avuto alcune richieste: ad esempio un’azienda, nella quale l’orario finiva 5 minuti dopo la partenza del pullman, ci ha informato che i suoi dipendenti erano costretti ad aspettare 25 minuti, così siamo corsi ai ripari. La cosa fondamentale è che ci sia il dialogo».
Qual è il modo più corretto di formulare le richieste al Comune?
«Bisogna essere precisi, il più possibile. Ogni volta che qualcuno ci chiama o ci scrive per segnalarci qualcosa, noi chiediamo sempre luogo e ora in cui il fatto è successo. Anche sul profilo di Facebook dell’Assessore molte richieste non erano precise, mentre chi ci contatta deve esserlo, o non possiamo aiutarlo».
Il dialogo con i cittadini per ora come è stato? Ci sono state situazioni spiacevoli?
«Assolutamente no, fortunatamente la gente non ha ancora scritto in questo senso. Credo possa significare che l’iniziativa sta funzionando».
In appena un mese, su 1.403 istanze, 1.074 sono state chiuse con la risoluzione del problema, 61 come semplici richieste di informazioni, 127 come non pertinenti, 54 come spam e solo 48 non risolte. Sì, l’iniziativa sembra funzionare.
Link utili:
Campagna “Dicci la tua”
Comune di Torino – Trasporti
Conoscevate questo servizio? Avete già fatto una richiesta?