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30 Novembre 2012

Il 21 dicembre niente apocalisse, parola dei Maya

Ieri alle Officine Corsare un incontro sulla cultura del popolo mesoamericano, i cui dicendenti dal Guatemala hanno escluso la prossima fine del mondo

Matteo Tamborrino

cerimonia maya

La ceimonia maya trasmessa ieri sera dal Guatemala

La profezia sul 21 dicembre si avvicina, ma tranquilli: non finirà il mondo. Nessuna distruzione, ma soltanto un cambiamento strutturale, un passaggio da un’era all’altra. A rassicurarci sul problema sono stati ieri sera i due “ajqij” (cioè guide spirituali in lingua maya) Audelino Sac Coyoy e Simona Rovelli, durante un affascinante esperimento di webinar, cioè un seminario online, a cui era possibile partecipare anche accedendo a internet direttamente dal proprio computer di casa. Il collegamento diretto con il Guatemala è stato reso possibile grazie al lavoro dei volontari del CISV e all’ospitalità delle Officine Corsare di via Pallavicino 35, che hanno messo a disposizione i propri coloratissimi spazi per la conferenza.
La serata si è articolata in due momenti: prima la visione di una tipica cerimonia maya e poi un interessante excursus sui calendari di questo popolo millenario. Presente in sala Erica Cornaglia, volontaria ed esperta in progetti di sviluppo con i popoli Maya del Guatemala.

UNA CERIMONIA MAYA
Innanzitutto va chiarita una questione: i Maya, sebbene siano “nati” circa nel 1500 a.C. e siano dunque coevi di grandi civiltà come gli Assiri o i Babilonesi, non sono un popolo defunto, bensì un’entità etnica e linguistica che abita ancora oggi le zone dell’America centrale: si riconoscono infatti odiernamente circa ventidue gruppi maya stanziati nei confini del Guatemala.
Elemento fondamentale della loro vita sociale e religiosa è la cerimonia, in cui è fortissimo il rapporto con la natura. I volontari del CISV hanno perciò proposto, mediante un filmato, alcuni momenti essenziali di una tipica cerimonia maya, registrata pochi giorni prima in una grotta distante circa 30 minuti dalla città principale di Xela. Si può osservare un profondo simbolismo tra gli oggetti utilizzati nel rito e i colori del mais guatemalteco, nonché una connessione dello spirito umano con gli elementi naturali come il fuoco, la terra, l’aria, ma anche con le forze elettromagnetiche o i principi di alba (la nascita) e tramonto (la morte) del sole.
Altra caratteristica sono le cortecce e le resine che vengono gettate nel fuoco, emanando così essenze e fumi che idealmente congiungono con la divinità.

COSMOVISIONE E CALENDARI
Questa idea di armonia fra l’universo e la vita terrena dell’uomo si traduce nel concetto di “nahual”, una sorta di energia-essenza, alla base della visione maya dell’universo, la cosiddetta cosmovisione. Ciò condusse molti astronomi e matematici maya del periodo classico (250-900 d.C.), quello delle steli in pietra e delle grandi città-stato precedenti alla tragica conquista spagnola, a creare calendari e sistemi di conteggio dei giorni. Oggi solo più tre di quegli antichi calendari sono ancora in uso fra le tribù maya.
E qui giungiamo al 21 dicembre 2012: come spiegano Simona Rovelli e Luis Alberto Prieto, il giorno in questione è il 13° Baktun, secondo il conteggio di un calendario di 260 giorni basato su un sistema di numerazione che incrocia i 20 nahuales con i 13 livelli energetici. Esso si fonda su un’idea di ciclicità del tempo: un ciclo intero viene detto “cuenta larga”, che si può tradurre con “tempo lungo”. In altre parole, il 21 dicembre sarebbe un giorno energicamente molto elevato e, secondo la mitologia, quello in cui la “cuenta larga” attuale – la quarta in ordine di tempo – avrà termine, al pari dei primi tre cicli storici precedenti che gli dei avrebbero distrutto ritenendoli fallimentari.
Ma le steli che riportano queste profezie sono molte e discordi e non parlano di demolizioni, bensì di passaggio. Quindi state calmi: anche quest’anno potrete festeggiare Natale e Capodanno.

Link utili:
CISV

 

Vi affascina la cultura dei Maya? Cosa pensate delle profezie sul 21 dicembre 2012?

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Categorie: Cultura

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