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6 Dicembre 2012

Ma guarda!! Ecco le professioni da scoprire

Riparte il progetto del Comune per far conoscere ai giovani, attraverso le testimonianze di loro coetanei, mestieri forse sottovalutati ma richiesti

In questo periodo si sente solo parlare di crisi, ma ci sono professioni manuali molto richieste dal mercato, che i giovani non prendono nemmeno in considerazione. Come è possibile?
Il progetto “Ma guarda!!” del Servizio Politiche Giovanili del Comune di Torino coinvolge una serie di giovani testimoni che già fanno questi mestieri con l’obiettivo di parlare ai loro coetanei spiegando il pro e i contro di queste attività.
Nel mese di dicembre il progetto si sposta in cinque diverse circoscrizioni della città per incontrare i ragazzi del quartiere che stanno cercando lavoro.
Ospitiamo su Digi.TO i resoconti del giovane giornalista Emanuele Franzoso, reporter di questo ciclo di incontri.

 

Francesco Fico

Francesco Fico, 25 anni, ha aperto una torrefazione

Sabato 1° dicembre “Ma guarda!!” ha fatto tappa nel Centro di Protagonismo Giovanile (Cpg) di Strada delle Cacce 36, nella Circoscrizione 10, perfetta cornice per la proiezione di video e per lo scambio di opinioni sulle professioni da scoprire. Il tutto accompagnato da buona musica e da un aperitivo per fare quattro chiacchiere informali con i giovani testimoni che nella zona sono nati e hanno qui dato vita al loro progetto professionale.

CHICCHI DI PASSIONE
Francesco Fico ha 25 anni e da sempre nutre una passione: il caffè. La tradizione di famiglia legata alla gestione dei bar è stata solo un punto di partenza. L’approdo è un’impresa di torrefazione che ha creato la marca di Caffè Salvador. «Siamo partiti 4 anni fa – ci racconta Francesco – in 10 mq: il minimo richiesto dall’Asl e oggi disponiamo di 1.000 mq per il nostro laboratorio». Niente male per un giovane perito informatico che, dopo gli studi, ha deciso di trasformare la sua passione in un mestiere.
Burocrazia, gestione aziendale, business plan… Tutte questioni risolvibili per un ragazzo che prima di avviare la sua attività non ne sapeva molto di notai, commercialisti e bilanci. «Sono partito con poco ma presentando progetti validi, ho beneficiato dell’aiuto delle banche; la prima macchina tostatrice aveva quasi 70 anni ed è stata recuperata da un’azienda che non la utilizzava più. Siamo partiti importando caffè crudo, lavorandolo e preparandolo in piccole quantità».
Oggi l’azienda occupa quattro persone (segretaria, magazziniere e commerciale), più un tirocinante in arrivo. «Esportiamo anche all’estero e attualmente siamo posizionati in quasi 100 esercizi tra bar e ristoranti di Torino». La ricetta vincente per far funzionare una nuova impresa? «Per il prodotto bisogna puntare sempre sulla qualità anziché sulla quantità per poter fare concorrenza ai grandi produttori che in Piemonte non mancano».

SPAZIO PER IL CIBO
Gradita testimonial dell’incontro a Mirafiori è stata la giornalista gastronomica Monny B (Monica Brenna), volto noto su Sky e sul web (www.monnyb.it) come food blogger. «Mi occupo di cibo: una passione per me fin da quando ero piccola. Dal mio punto di vista privilegiato, quello della televisione, ho la fortuna di vedere un’Italia nel settore del cibo, piena di entusiasmo e di idee innovative».
La sua esperienza lavorativa la porta in giro per lo Stivale dove incontra molti professionisti del settore gastronomico accomunati dalla passione per il proprio lavoro: «Maestri casari, panettieri e cioccolatieri… Tutti sono entusiasti di iniziare la loro giornata di lavoro e trasmettono energie positive – ha spiegato Monny – Questa è la nostra Italia in cui, nel mondo del cibo, c’è ancora uno spazio per lavorare, per crederci, perché ogni giorno la professione dello chef offre grandi opportunità e soddisfazioni».
Poi c’è il mondo di Internet – i blog e i social network – che ha aperto scenari incredibili fino a pochi anni fa. È il mondo di chi racconta il cibo dalla sua cucina: un modo nuovo per inventarsi un mestiere, più economico di avviare un’attività come un ristorante. «Quello del cibo è un settore che bisogna cavalcare in questo momento – ha ribadito Monny – bisogna crederci e non rassegnarsi».

DALL’UFFICIO AL MIXER
Un altro esempio di passione che si trasforma in mestiere è la storia di Giorgio, che dopo una decina d’anni in ufficio ha avuto il coraggio di lasciare il suo incarico sicuro da dipendente rimettendosi in gioco. Così sei anni fa si è messo in proprio, trasformandosi in tecnico del suono.
Oggi gestisce due sale di registrazione, anche se il settore a Torino è in calo perché negli ultimi anni ne sono state chiuse ben quattro, tra le più importanti in città. «Oggi non so se ne avrei ancora il coraggio di fare la stessa scelta – ha commentato Giorgio – ma sono felice e realizzato e credo che ognuno di noi abbia delle capacità che vanno seguite».
Vie infinite e strade che si intrecciano con le proprie inclinazioni. Anche in questo caso la parola chiave è passione.

UNA CIRCOSCRIZIONE A MISURA DI GIOVANE
«La Circoscrizione 10 è senza dubbio una grande promotrice di iniziative di informazione e formazione sul tema del lavoro». Parola del presidente della “Dieci”, Marco Novello, che racconta: «L’obiettivo di queste iniziative è fare rete come stiamo facendo ad esempio attraverso il progetto “Mirafiori solidale”, che si pone l’obiettivo di mettere in contatto imprese artigiane con giovani alla ricerca di occupazione». Lo strumento scelto sono i tirocini formativi proposti a ragazzi e ragazze del territorio, inseriti in aziende (circa 200 le attività contattate tra ditte individuali e piccole imprese), dal riparatore di elettrodomestici, all’idraulico: una sorta di collocamento “a km 0” insomma. «E con una prospettiva di continuità» aggiunge Novello.
Alessandro Nucera, coordinatore della Quinta Commissione (Politiche Giovanili) della Circoscrizione 10, è molto soddisfatto dell’iniziativa “Ma guarda!!”: «Una serata riuscita e in cui è stato centrato l’obiettivo di coinvolgere e incuriosire i giovani e le famiglie – ha commentato – Il nostro è un quartiere complesso, in cui il 18% dei giovani è seguito dai servizi sociali, il livello socio-culturale non è altissimo e in questo contesto, poter offrire stimoli positivi e qualche risposta concreta è indubbiamente importante».

Link utili:
Progetto “Ma guarda!!”
Foto dell’incontro al Cpg Strada delle Cacce
Circoscrizione 10

 

Cosa pensate del Progetto “Ma guarda!!”? Quali sono secondo voi le professioni da scoprire?

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Categorie: Lavoro

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