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18 Dicembre 2012

Se gli studenti fanno i delegati ONU

Come diventare uno dei giovani delegati dei Paesi che a marzo daranno vita alla simulazione di una riunione delle Nazioni Unite, e le impressioni di chi ha già vissuto questa esperienza

Giosuè Pugliese e Geri Ballo

Giovani Rome MUN

Gli studenti del Rome MUN 2011

Avete mai pensato di trovarvi nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite quando tra i delegati dei 191 paesi membri viene dibattuta una questione controversa? O di partecipare alla stesura di una Risoluzione ONU su un tema che giudicate importante a livello globale? A proposito, avete una vaga idea di come si scrive una risoluzione ONU?
Certamente un’opinione più precisa se la sono fatta gli studenti di moltissime città nel mondo che ogni anno partecipano ai MUN, acronimo di Model United Nations (in italiano “Simulazioni ONU”). Questo tipo di conferenze, aperte a studenti di scuole superiori e università, nascono ancor prima dell’ONU, quando negli anni ’20 vengono organizzate per gli studenti statunitensi simulazioni della Società delle Nazioni. Oggi questo “gioco di ruolo” è diffuso globalmente e sta acquistando sempre maggiore rilevanza.

ROME MUN 2013
Dal 7 all’11 marzo 2013 si terrà la quarta edizione di Rome Model United Nations, con un numero di “delegati” che è cresciuto fino a raggiungere quota 1.200 persone da 50 paesi diversi. Anche il tema al centro del dibattito è una reale sfida aperta per gli Stati membri dell’ONU: si discuterà infatti dei “Millenium Development Goals”, gli otto Obiettivi del Millennio che la comunità internazionale si è proposta di raggiungere entro il 2015.
Possono partecipare all’iniziativa gli studenti italiani e stranieri iscritti presso un’università del nostro paese, laureati da meno di un anno oppure frequentanti l’ultimo anno di un istituto secondario superiore.
Per inoltrare la domanda occorre compilare, entro il 15 gennaio, l’application form sul sito  e pagare una quota di adesione al test di selezione di 15 euro.

ESPERIENZA DA DELEGATA
Per sapere come possa essere l’impatto con questa nuova esperienza, abbiamo intervistato Erika, 24 anni, che ha partecipato all’edizione precedente del Rome MUN: «Era la prima volta che facevo un’esperienza di quel tipo. Il tutto si svolge in inglese ma ci sono delle lezioni di conversazione in alcune scuole di Torino, giusto per avvicinarsi al vocabolario usato durante la prova. Ogni delegato deve poi redigere un rapporto riguardo alla situazione del Paese che gli è stato assegnato, ovviamente in rapporto al tema della simulazione. Sembra un compito arduo – continua – ma grazie a contatti con esperti si riesce ad avere un quadro completo e ad approfondire i temi trattati. È un’ottima occasione per conoscere persone da varie parti del mondo, la loro visione, approfondire argomenti interessanti e anche fare pratica di inglese».

Link utili:
Rome MUN 2013

 

Cosa pensate di questo “gioco si ruolo” delle Nazioni Unite? Vi piacerebbe partecipare?

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