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17 Gennaio 2013

Bianco e LeVantE*: Spazio ai nuovi cantautori

Due tra i principali esponenti della scena torinese di musica emergente si esibiranno insieme stasera sul palco di via Cigna 211

Luca Calderan

Il cantautore Bianco

Il cantautore Bianco sarà in concerto stasera allo Spazio 211

Questa sera alle ore 21 si esibiranno sul palco di Spazio 211 due tra gli artisti emergenti più interessanti del momento, tra la schiera dei cantautori: Bianco e LeVantE*.
Li incontriamo sui comodi divanetti di un bar e l’atmosfera è rilassata, quasi come se si fosse ospiti e la semplicità e l’approccio posato sono quelli di chi calca i palchi da anni, ma ha imparato ormai a prendere le distanze dal personaggio e a muoversi in modo sereno ma critico nell’intricato mondo della musica emergente cittadina, con la giusta dose di disillusione.

STORIA DEL FUTURO
Addentriamoci quindi gradualmente nel mondo di Bianco, che presenta stasera il disco “Storia del futuro” con la partecipazione di Paolo Parpaglione, sassofonista degli Africa Unite. Nell’insieme l’album appare come un pop rock grintoso e deciso, seppur aperto ad atmosfere più rilassate e con testi personali immediati e che colpiscono come una carrellata di immagini.
Bianco ci spiega che tutte le canzoni parlano di onestà e di ciò che lo circonda e si esibirà sul palco di Spazio 211 con la band rock, mentre per le prime presentazioni aveva optato per un duo acustico che vedeva Beatrice Zanin al violoncello da cui il brano “JPG”.
Anche questo aiuta a capire le due anime contrapposte di questo disco che passa dalle ballate basate su un giro di chitarra acustico come “Il bosco dell’amore” ad atmosfere più rock e testi più provocatori come ne “La notte porta conigli” o l’omonima “Storia del futuro” dedicata a chi «se la gode per davvero perché ci crede duro». Merita un discorso a parte “La strada tra la Terra e il Sole” che si dirama da un’apertura con un arpeggio di chitarra ad un crescendo che rimanda ai Pink Floyd e ai King Crimson e che vede la partecipazione del tastierista Peter Truffa.

GLI AMICI PER COMBATTERE LA SOLITUDINE
Il singolo scelto per lanciare il disco è “La solitudine perché c’è”, cantato in coppia con Tommy dei Perturbazione, che interviene spesso a sorpresa anche nei live. Questo singolo è stato per Bianco una sorta di conferma del lavoro svolto sin qui, ma anche il successo di questa canzone viene vissuto con calma ma con moderazione, quasi si temesse di fare un passo troppo lungo.
Alcuni dei migliori artisti della scena indipendente locale ed italiana si sono infatti avvicendati per proporre la propria versione de “La solitudine perché c’è”: da Pier dei Velvet a Diego Perrone, da Patrick dei Casino Royale, dai Serpenti a Dj Aladyn conferendo ognuno un’impronta personale, talvolta con interventi di elettronica.
Fa sorridere pensare che sia stato un brano che si interroga sulla solitudine a far riunire insieme tanti amici in un progetto comune.

LEVANTE*: “MANUALE DISTRUZIONE” IN DIVENIRE
Ad aprire il concerto troviamo LeVantE*, che già dal nome d’arte scelto celebra la Sicilia e che si è esibita quest’estate in piazza Vittorio in occasione del Reset festival. L’artista sta lavorando al disco “Manuale distruzione” perché «la vita ti insegna qualcosa distruggendoti un po’ e ogni volta che ti arricchisci di una sensazione in fondo perdi anche qualcosa».
Un esempio dello stile anticonformista di LeVantE* si può avere scorrendo i video dei lavori precedenti, tra cui l’energica “Troppodiva” che smitizza le dive basate sul modello delle veline o l’intima “La scatola blu”.
Bianco cura la produzione del disco e suonerà le chitarre, ma la collaborazione tra i due è in realtà frutto di una solida amicizia e di rispetto reciproco, tant’è che spesso la cantante è solita cantare “Mela” dell’amico cantautore. Un’altra collaborazione d’eccezione sarà la presenza nel disco di Daniele Celona alle tastiere e al piano.

Link utili:
Bianco
LeVantE*

 

Andrete al concerto dei due cantautori torinesi? Cosa pensate della scuola cantautorale cittadina?

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Categorie: Musica

Commenti (1)

  1. Nico ha detto:

    Da pugliese trapiantata a Torino, ho scoperto sotto la mole un bel mondo di parolieri. Tra i concerti che hanno reso meno pesante l’inverno torinese, molti sono stati quelli di cantautori subalpini: Deian, Pablo e il mare, Levante, La Banda Elastica Pellizza. Bravi tutti, hanno anche il loro bel pubblico, ai concerti.

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