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1 Febbraio 2013

Management delle Smart City: Torino città intelligente

Politecnico ed Università degli Studi di Torino organizzano insieme un corso di aggiornamento professionale per costruire la città intelligente del futuro

Luca Calderan

Torino Smart City

Il logo del progetto Torino Smart City

Bentornati nello spazio di Digi.TO dedicato al mondo del Politecnico di Torino, su cui è possibile essere aggiornati anche su Facebook.

LE SMART CITIES SECONDO IL POLITECNICO E L’UNIVERSITA’
Questa settimana parliamo di Management delle Smart Cities”, l’incontro che si svolgerà martedì 5 febbraio alle 9.30 presso la Sala Lauree Blu del Campus Einaudi di Lungo Dora Siena 100.
L’appuntamento è volto a presentare l’omonimo corso di aggiornamento professionale organizzato dal Politecnico e dall’Università degli Studi di Torino e finanziato dall’Inps, per parlare delle cosiddette “città intelligenti”, con un confronto tra le due università sui processi correlati a queste nuove categorie di città previste dall’Unione Europea.
Il programma prevede l’inizio dei lavori con il saluto da parte degli atenei con gli interventi di Sergio Roda, Pro Rettore dell’Università degli Studi di Torino ed Enrico Macii, Vice Rettore per la Ricerca ed il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino e del Sindaco della Città di Torino Piero Fassino. Vi saranno poi gli interventi dei referenti scientifici Mario Calderini del Politecnico di Torino, Consigliere per le politiche di ricerca e innovazione del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca e Leonardo Lesmo dell’Università degli Studi di Torino, Rappresentante del Comitato operativo Progetto Smile (Smart Mobility Inclusion Life & health Energy).
L’Assessore all’Ambiente della Città di Torino Enzo Lavolta presenterà poi il piano strategico di Torino Smart City e in seguito verranno esposti i Progetti Smart Unito e Polito, rispettivamente per l’Università degli Studi di Torino e per il Politecnico.
Il corso Management delle Smart Cities sarà illustrato da Gabriella Teghillo, Dirigente dell’Ufficio Coordinamento Attività Produttive e di Gestione della Direzione Regionale INPS Gestione ex INDAP Piemonte e Valle d’Aosta, da Alberto de Marco del Politecnico di Torino e da Sergio Scaramuzzi dell’Università degli Studi di Torino con la moderazione di Laura Morgagni, Direttore della Fondazione Torino Wireless.

DAGLI SMART PROCESS ALLE SMART CITIES
Il termine “smart”, tradotto letteralmente con “intelligente”, racchiude in realtà qualcosa di più complesso e per chiarirlo meglio dobbiamo andare a rivedere il mondo del management da cui questo termine deriva: si è soliti definire “smart process” un processo che porti ad utilizzare al meglio le risorse per raggiungere l’obiettivo, con l’impiego di creatività, strategia ed un efficace controllo dei rischi.
Secondo alcuni studi smart sarebbe infatti l’acronimo di Strategia, Marketing, Pubblicità (Advertising), Ricerca e Tecnologia, ma risulta difficile applicarli se si deve valutare una città. Una smart city non può seguire gli stessi criteri di un’azienda e perciò verranno presi in esame altri parametri per misurare il grado modernità e la capacità di eccellere.
Secondo l’accezione della Commissione Europea “Smart City” significa Smart economy, Smart people (persone intelligenti), Smart governance, Smart mobility, Smart environment (sviluppo intelligente), Smart living. Per valutare le città si sono perciò scelti parametri quali la capacità di coniugare l’innovazione con l’ambiente e la qualità della vita. Compito di una città intelligente non è infatti la competizione, come nel caso delle aziende, quanto la capacità di pensare al benessere dei cittadini con campagne che favoriscano il verde pubblico da un lato e servizi all’avanguardia dall’altro, con interventi in campo tecnologico ma che rispettino il paesaggio e la storia dei territori. Ma anche nella quotidianità vediamo esempi di impegno in tal senso dalla gestione della mobilità cittadina con il car sharing, il bike sharing e le aree pedonali al teleriscaldamento ed allo smart building, ovvero la costruzione di nuovi edifici con basso impatto ambientale.
Torino ha sicuramente dimostrato negli ultimi anni di aver preso a cuore questi temi, oltre a un’attenzione crescente verso i giovani, all’adozione di nuovi strumenti digitali nella gestione dei processi, quali l‘e-government e l’e-democracy.

Appuntamento alla prossima settimana.

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Categorie: Università

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