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27 Febbraio 2013

I cambiamenti di Vanchiglia dietro la cinepresa

Un’iniziativa diretta ai giovani per imparare a girare un documentario nel quartiere recentemente riscoperto dai torinesi dopo anni di silenzio

Matteo Fontanone

Il logo del progetto

Il logo del progetto

Dalla fucina di idee di Altera Cultura, associazione universitaria attiva da più di dieci anni nell’ambiente torinese, nasce il progetto “Il quartiere con la macchina da presa”, destinato ai ragazzi d’età compresa tra i 18 e i 30 anni.
L’obiettivo è quello di insegnare ai più giovani tutti i rudimenti necessari per girare un documentario e per stare correttamente dietro la cinepresa, cosa che oggi in pochi possono vantare. Lo spazio in cui avrà luogo questo laboratorio a cielo aperto è il quartiere di Vanchiglia, scelta ideale per chi, nel girare un documentario, è in cerca di immagini curiose e mai banali.

VANCHIGLIA, IL BORGO A DUE PASSI DAL CENTRO
Fino a qualche anno fa Vanchiglia si presentava come un normale e tranquillo quartiere popolare in cui succedeva poco o niente. Nell’ultimo periodo invece, l’inaspettato boom: per la sua vicinanza all’università e per il suo misterioso fascino gli studenti fuori sede di Palazzo Nuovo iniziano a cercare appartamenti nel quartiere, “colonizzandolo” in poco tempo. Da allora si sono moltiplicate le iniziative, le associazioni culturali e i laboratori artistici, senza contare i locali in cui ascoltare musica dal vivo o mangiare qualcosa di buono a poco prezzo.
Vanchiglia si è adattato elasticamente ai suoi nuovi abitanti e ora è un continuo ribollire di idee e di voglia di fare: ciò che lo rende speciale è il contrasto tra gli eleganti palazzi dall’aria un po’ decadente e il fermento mai sopito che si respira in strada. Non si osa troppo se lo si paragona al San Salvario della prima riscoperta, quando l’atmosfera sfacciatamente bohémien del quartiere non era ancora minacciata dalle orde di festaioli del sabato sera con i pantaloni risvoltati al ginocchio.

MODALITA’ DI LAVORO E ORGANIZZAZIONE
Si è già svolto nei meandri di Palazzo Nuovo il primo incontro organizzativo de “Il quartiere con la macchina da presa”, ma per chi volesse aggregarsi al progetto ci sarà tempo fino a martedì 5 marzo.
I ragazzi, che oltre ad impratichirsi con gli attrezzi del mestiere impareranno anche l’importanza del lavoro di gruppo e della partecipazione collettiva in un’opera video, saranno aiutati dalla documentarista Irene Dionisio, che fornirà loro spiegazioni e lezioni sugli argomenti tecnici. Le sessioni di lavoro prevedono due incontri settimanali, uno serale e uno pomeridiano, per cogliere al meglio entrambe le anime di Vanchiglia.
Già, perché l’obiettivo finale del documentario è proprio quello di cogliere lo spirito di cambiamento che ha investito il quartiere, mostrandolo così come si presenta al giorno d’oggi e nel contempo presentando le testimonianze di chi c’era già, di chi il cambiamento l’ha vissuto in prima persona e ora funge da collante tra passato e presente.

Indirizzi utili:

Altera Cultura

Pagina Facebook de “Il quartiere con la macchina da presa”

Cosa ve ne pare dell’idea di un documentario come questo? Verso quale futuro sta andando il quartiere Vanchiglia?

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Categorie: Cultura

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