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9 Maggio 2013

Merlino e Artù cercasi per musical

Lunedì 13 maggio inizia la prima fase dei casting per “Excalibur, la Spada nella Roccia”, nuovo progetto teatrale dell’Accademia dello Spettacolo

Matteo Tamborrino

Excalibur

Logo di Excalibur, nuovo musical che vedrà giovani artisti calarsi nei panni dei protagonisti della storia di re Artù

«Tu diventerai un eroe leggendario. Scriveranno libri su di te nei secoli a venire. E chissà, magari faranno anche un film su di te». Così si pronunciava il buffo mago Merlino nel classico Disney del 1963 “La spada nella roccia”.
A diversi anni di distanza, il ciclo arturiano torna alla ribalta: questa volta però non più sul grande schermo, bensì sul palcoscenico. L’Accademia dello Spettacolo di Torino infatti sta promuovendo un interessante progetto artistico dal titolo “Excalibur, la Spada nella Roccia“, un nuovo musical realizzato in collaborazione con il Teatro dei Sogni, che prenderà il via durante l’estate. Già più di 600 le candidature e pertanto la prima audizione è stata anticipata a lunedì 13 maggio al Teatro della Concordia di Venaria.
A parlarci meglio di questa produzione è Mattia Carli dell’Ufficio Stampa.

Quali sono le idee alla base del progetto Excalibur?
«L’Accademia dello Spettacolo promuove ogni anno la creazione e la realizzazione di un’opera destinata alle scuole. Fino a oggi le produzioni si limitavo ad essere filmate e distribuite gratuitamente in dvd a tutte gli istituti sul territorio nazionale. Excalibur invece non sarà prodotto soltanto nella versione dvd Educational, bensì diventerà anche uno spettacolo da portare in tournée durante la stagione 2013-2014.  In questa fase di evidente crisi per il settore teatrale, impegnarsi nella creazione di un’opera originale vuole essere un segnale forte di inversione di rotta: noi non ci rassegniamo allo scoramento generale. Certo non è una singola produzione a risolvere i problemi dello spettacolo in Italia, tuttavia lo spirito di innovazione e di fiducia nei giovani talenti, che da sempre accompagna la nostra attività, vuol essere un incoraggiamento per quanti credono nella missione culturale del teatro».

In che modo si può definire allora Excalibur?
«Come un incontro: tra la realtà educativa e formativa rappresentata da Accademia dello Spettacolo e alcune figure professionali del mondo del musical italiano. Ciò consentirà di avviare proprio con Excalibur un processo destinato a superare gli stretti confini di un semplice allestimento. La presentazione di un progetto originale di creazione e messinscena si afferma come una proposta di possibile via di uscita dalla crisi che, prima di essere economica, è una crisi di idee e contenuti. Excalibur rappresenta un modello di teatro musicale sui generis, condividendo del musical alcuni aspetti, ma ereditandone altri dalla commedia musicale italiana e importandone altri ancora dal cinema. Un’esperienza che, dopo anni di sperimentazione nel campo educational, esce allo scoperto confrontandosi con il vasto pubblico».

Perché avete scelto di raccontare proprio la storia di Artù?
«Il family entertainment è un genere che, in Italia, negli ultimi anni ha ottenuto grandi consensi con titoli come Pinocchio, Peter Pan, Alice nel Paese delle Meraviglie. Parallelamente esiste una fitta serie di altre produzioni che si sono poste su questa scìa, con allestimenti improvvisati nei contenuti e di dubbia qualità. Il titolo “La Spada nella Roccia” richiama immediatamente il cartone della Disney, ispirato alla novella di White del 1938 “The sword in the stone”, ma il progetto che presenteremo non intende emulare quel prodotto. La nostra scelta è quella di creare uno spettacolo che non rispetti tutte le regole tradizionali del musical; un modello innovativo, insomma, di scrittura drammaturgica e musicale, che si rifletta innanzitutto nei contenuti. La saga di Merlino, Artù, Morgana e Ginevra, infatti, conserva temi forti che hanno presa sia sui giovani, come racconto di formazione e di perdita dell’innocenza, sia sugli adulti, per l’intreccio con implicazioni sentimentali e politiche che fanno da sfondo alla vicenda epica. La scommessa di parlare a tutte le età».

Qual è la provenienza e l’età dei candidati iscritti fino ad ora?
«A oggi sono pervenute oltre 600 candidature di attori e attrici provenienti da tutta Italia e alcuni anche dalla Svizzera, ma giornalmente continuano ad aggiungersi decine di nuovi giovani interessati a partecipare alle prossime date dei casting. Ovviamente saranno convocati soltanto quelli che rispondono ai requisiti base richiesti: essere un Musical Performer. Alla prima selezione ne sono stati invitati circa 150 e altrettanti saranno convocati per la seconda e eventualmente per la terza. L’età dei candidati è molto variegata, dai 20 ai 30 anni e molti sono performer e attori diplomati nelle accademie di arti sceniche italiane».

Come saranno strutturate le audizioni?
«La prima sessione è stata anticipata al 13 maggio a causa delle numerose candidature ricevute. La prossima sessione si terrà il 28 maggio sempre al Teatro della Concordia di Venaria. La produzione prevede tre ruoli da assegnare ad attori affermati, il cast rimanente sarà formato da giovani musical performer, cioè attori che sono in grado di recitare cantare e ballare. Dalle ore 9 alle 19 i candidati verranno ascoltati dallo staff formato dall’autore e regista Mario Restagno, dal compositore Giovanni Maria Lori, dal regista associato Alessandro Avataneo, dal preparatore cantanti Angelo Galeano e dalla coreografa Lucia Carnevale».

Per finire, è ancora possibile iscriversi al casting?
«Sì e la procedura è molto semplice: basta andare sul sito web della produzione e scaricare il bando di audizione, inviando così la propria candidatura».

 

Link utili:
Accademia dello Spettacolo
Teatro dei Sogni – Casting Excalibur

Amate recitare, cantare e ballare? Parteciperete alle audizioni per Excalibur?

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Categorie: Cultura

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