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26 Febbraio 2014

Viaggi studio, istruzioni per l’uso

Le opportunità e i consigli del CTS per chi vorrebbe visitare l’Europa e gli Stati Uniti a un prezzo vantaggioso migliorando anche le lingue straniere

Francesca Palumbo

A chi non piacerebbe visitare almeno una volta nella vita gli USA? O semplicemente fare un viaggio di più di una settimana con la possibilità di imparare anche una lingua straniera? Molti ragazzi al giorno d’oggi decidono di girare il mondo con lo strumento delle vacanze-studio, soggiorni di medio e lungo periodo decisamente più convenienti di normali viaggi turistici.
Digi.TO su questo tema ha intervistato Cristina, una delle operatrici dell’agenzia di viaggi CTS (Centro Turistico Studentesco e Giovanile),  che da quarant’anni si impegna nell’organizzazione di viaggi studio e non per i giovani.

Chi sono i principali clienti dei viaggi studio?
«Il target di clienti che si presentano è quasi sempre tra i 18 e i 30 anni, sono studenti a cavallo tra le scuole superiori e l’università. Spesso fanno richiesta di partire nel periodo estivo, quando le lezioni e gli esami sono terminati. Ultimamente sono anche aumentate le domande per partire durante il resto dell’anno, soprattutto da parte dei neo laureati triennali fuori corso che cercano un’occasione per partire prima della specialistica. Alcuni dei richiedenti sono però anche già dei lavoratori a cui l’azienda paga il corso di lingua per migliorarne l’inglese».

Quali sono le mete più richieste?
«Dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo direi il Regno Unito, soprattutto negli ultimi due o tre anni. Ovviamente se si desidera partire nel mese di agosto i prezzi salgono dal punto di vista del volo. Su questa destinazione troviamo anche ragazzi di 17 anni e del liceo. Anche gli Stati Uniti hanno una buona richiesta, perché una vacanza studio permette di visitarli a un prezzo più accessibile. Per queste destinazioni gli utenti sono un po’ più adulti».

Cosa richiedono abitualmente i clienti CTS?
«Generalmente i ragazzi trovano il nostro catalogo online oppure in forma cartacea e vengono in agenzia a chiedere informazioni in base al periodo in cui vogliono organizzare. Tendenzialmente cerchiamo di curare la qualità della lingua parlata poi sul posto e questo fa sì che emergano anche realtà interessanti, non troppo centrali e dove si parla meglio la lingua. Ad esempio scegliendo grandi città come Londra o New York l’inglese che si sente in quei posti è meno preciso e corretto di quello di zone più periferiche ma sempre interessanti come nel caso della costa inglese nel Regno Unito».

Come si è sistemati in questi viaggi?
«Le sistemazioni privilegiate sono in famiglia o in residence: nel primo caso per imparare meglio la lingua e per risparmiare, nel secondo per essere più vicini alle scuole che generalmente sono in una posizione più centrale rispetto alle case delle famiglie ospitanti e per vivere una realtà più indipendente».

Per chi fosse interessato a partire, quali sono i prezzi?
«I nostri prezzi sono già stati calcolati per i clienti convenzionati con noi e quindi scontati per i possessori della tessera CTS. Per dare un ordine di grandezza, due settimane a Londra in famiglia vengono a costare 675 euro circa, mentre le medesime a Boston 1.055 euro, il tutto con un corso di lingua standard da 20 ore settimanali e altre convenzioni per gli studenti in loco».

Per chi fosse interessato a partire per fare un’esperienza del genere le agenzie CTS a Torino sono in corso Belgio 141, corso Duca degli Abruzzi 24 (all’interno del Politecnico) e corso Umbria 20.

 

 

Link utili:
CTS – Centro Turistico Studentesco e Giovanile

Avete mai fatto un viaggio studio? Sareste interessati a provare questa esperienza?

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Categorie: Intercultura

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