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11 Giugno 2014

B.ART, arte in Barriera

Un bando di arte pubblica invita architetti e designer a reinventare 13 facciate del quartiere storico di Torino

Rita Rapisardi

B.ART è un progetto di arte pubblica che avvicina Torino alle grandi capitali europee come Berlino, Londra e Parigi

Un quartiere che ha iniziato a modellarsi sulla strada per Milano a partire dalla seconda metà dell’ ‘800, diventato poi nei decenni successivi fulcro industriale della città, in contrapposizione a Mirafiori e alla Fiat. Ha visto nascere stabilimenti tessili, laboratori artigianali e dolciari, fonderie, ditte di automobili, trasporti e logistica, molte delle quali hanno chiuso i battenti lasciando dietro di sé zone abbandonate e in disuso che sperano in una seconda vita.
Oggi Barriera di Milano prova a reinventarsi e ci prova con B.ART – Arte in Barriera, un bando internazionale di arte pubblica per la realizzazione di interventi artistici.
Promosso dalla Città di Torino, dal Comitato Urban Barriera e indetto dalla Fondazione Contrada Torino, è indirizzato ad artisti, grafici, designer, architetti chiamati a riempire, con mestiere e ingegno, 13 facciate del quartiere messe a disposizione da 9 proprietà private e 4 pubbliche.

IL BANDO
Ogni proposta, da inviare entro il 30 giugno, dovrà avere un concept preciso da realizzare su tutti gli edifici: 13 tappe di un’unica storia, brani che raccontino dell’identità di Barriera e che ne offrano un’immagine originale.
Una giuria di esperti opererà una prima scrematura delle idee, fino a un massimo di cinque; in una seduta congiunta, che avrà la forma di una lectio magistralis di arte pubblica, la giuria di esperti insieme con una giuria di territorio composta dai rappresentanti delle proprietà degli edifici, delle scuole, delle associazioni operanti sul territorio e dai cittadini che vorranno accreditarsi, sceglieranno la presentazione vincente da realizzare entro l’autunno 2014.

UNA CITTA’ VIVIBILE E ARTISTICA
B.ART è un progetto per una città vivibile, artistica e accogliente, che come precisa Germano Taglisacchi, direttore della Fondazione Contrada Torino, si riallaccia a una tradizione tutta europea della città concepita e costruita come opera d’arte. Le facciate delle case erano spesso quadri all’aperto dove tutti, indipendentemente da censo, origini, gusti culturali potevano osservarli.
E aggiunge: «L’ambizione per il futuro sarà quella di inserire le opere, sia quelle di B.ART che quelle già esistenti in Barriera, in percorsi virtuali e reali per la cittadinanza ma anche per il turismo culturale. Torino in cima alle città italiane come patrimonio di arte pubblica e come politiche per lo sviluppo della cultura può assumere, anche grazie a nuovi processi di partecipazione e di rigenerazione, un ruolo guida nel rinnovamento dell’arte pubblica».

Link utili:
B.ART – Arte in Barriera
Urban Barriera
Fondazione Contrada Torino

Credi in una città vivibile e artistica? Come ti piacerebbe fosse il tuo quartiere?

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Categorie: Cultura

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