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10 Aprile 2015

Jobyourlife, quando è il lavoro a cercare te

Intervista a Andrea De Spirit, fondatore della piattaforma online in cui domanda e offerta si incontrano grazie alla geolocalizzazione

Antonella Capalbi

Jobyourlife fa incontrare domanda e offerta di lavoro tramite la geolocalizzazione

Il lavoro non viene a bussare alla tua porta se rimani a casa”: questo è il refrain quotidiano, e alle volte abusato, in un dibattito pubblico allarmato dal fatto che gli inoccupati, coloro che hanno smesso di cercare lavoro, sono in continuo aumento rispetto ai disoccupati, coloro che invece il lavoro l’hanno perso.
Ma se è vero che l’Italia in pigiama, per parafrasare un noto tormentone del web a opera del gruppo di youtubers The Jackal, è sempre più messa alla prova dalle sfide della mobilità, è vero anche che capita di imbattersi in realtà in cui il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro viene facilitato, fornendo un punto di incontro innovativo tra domanda e offerta: è il caso di Jobyourlife .
Piattaforma on-line ideata e fondata dal 25enne Andrea De Spirit nel 2012, grazie a un algoritmo di ricerca basato sulla geolocalizzazione, Jobyourlife permette agli utenti iscritti di essere contattati direttamente dalle aziende presenti nelle città in cui preferirebbero lavorare, naturalmente previa compilazione dei propri dati personali e annesso caricamento del curriculum sul portale. In questo modo gli utenti ricevono contatti mirati direttamente dalle realtà abbonate al sito, secondo una selezione della rosa di candidati basata su diversi filtri specifici (competenze richieste, formazione, profilo, città).
Proviamo a conoscere maggiormente questa realtà – che a oggi conta 400mila iscritti e 900 aziende abbonate – tramite le parole del CEO Andrea De Spirit.

Qual è il meccanismo che sta alla base di Jobyourlife?
«Jobyourlife, a differenza di tutti gli altri portali di annunci di lavoro, rende possibile un match perfetto tra chi cerca lavoro e le aziende che cercano personale. Infatti sono direttamente le aziende a cercare i candidati migliori inviando una proposta mirata sia in base alle competenze degli utenti ma soprattutto sulla loro posizione geografica, secondo la cosiddetta geolocalizzazione. Chi si iscrive, infatti, può inserire fino a tre città in cui desidera lavorare e proprio in base a questo criterio le aziende possono finalmente inviare proposte mirate. Il vantaggio per l’azienda è quello di poter contattare in pochi secondi solo candidati perfettamente in linea con i requisiti richiesti, quello per i candidati è di ricevere offerte di lavoro nelle città preferite basate sulle proprie competenze».

Com’è nata l’idea?
«Come molto spesso accade, Jobyourlife è nata da un’esigenza molto concreta.
Dopo un’esperienza a contatto con le startup americane, sono tornato in Italia cercando di applicare ciò che ho visto fare in Silicon Valley. Avevo in mente un’altra startup ma mi servivano sviluppatori web e mi sono reso conto che non esisteva uno strumento che mi permettesse di localizzare vicino a me le competenze di cui avevo bisogno. Da qui è nata Jobyourlife».

Di quali professionalità si avvale il tuo team?
«Il team è fondamentale e credo sia un elemento imprescindibile se si vuole fare impresa in modo innovativo. Lo sviluppo di Jobyourlife richiede un team di sviluppatori che lavori costantemente per migliorare l’esperienza di navigazione sia lato utenti che lato aziende, in modo da leggere sempre meglio le reali esigenze di chi utilizza il nostro strumento. Ci avvaliamo inoltre di esperti di Risorse Umane, un team dedicato al customer care, figure commerciali necessarie alla crescita del nostro business. Attualmente siamo circa in 20 dislocati nelle nostre sedi di Milano e Cagliari».

In quanto vetrina per molti lavoratori, Jobyourlife è anche una fotografia virtuale della situazione lavorativa italiana attuale. Qual è la tua idea in merito?
«E’ necessario che da parte di chi cerca lavoro ci sia la reale volontà di rimettersi in gioco anche attraverso nuovi strumenti come Jobyourlife, nei confronti dei quali a volte c’è scetticismo. Ma il web, di fatto, rappresenta una risorsa che bisogna saper sfruttare a proprio vantaggio, sia per chi cerca risorse professionali che per chi cerca occupazione. Ne siamo fermamente convinti soprattutto quando i nostri utenti ci scrivono per dirci di aver trovato lavoro grazie a noi, perché significa che stiamo percorrendo il sentiero giusto».

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