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25 Settembre 2015

“Con il Servizio Civile voglio essere utile alla comunità”

Le emozioni e le aspettative di una dei 200 volontari entrati a far parte degli oltre quaranta progetti del Comune di Torino e degli enti partner

Silvia Bruno

Servizio Civile

Il logo del Servizio Civile Nazionale Volontario

Giorgia si muove ancora un po’ timidamente tra gli uffici di via Garibaldi 25, sede del Centro Informagiovani e del Servizio Politiche Giovanili della Città di Torino. Del resto ha preso servizio neanche due settimane fa, il 14 settembre, come i circa 200 volontari dei 42 progetti di Servizio Civile presentati dal Comune e dagli enti partner.

GIOVANI OFFLINE
Il progetto per cui è stata selezionata Giorgia si chiama Giovani offline e prevede l’affiancamento agli operatori del Centro Informagiovani nelle attività di sportello e nel reperimento delle informazioni: «Per adesso mi occupo della gestione dei materiali che vengono distribuiti o messi in consultazione, quindi si tratta più di un lavoro di back office, ma in futuro starò anche a contatto con gli utenti».
Giorgia, torinese, 28 anni, ha scelto questo progetto perché le sembrava il più coerente con il percorso di studi fatti – una laurea triennale in Lettere e un master in orientamento e outplacement – e con il bando scaduto lo scorso 23 aprile ha approfittato dell’ultima occasione utile per lei: «Sì sono al limite come età per il Servizio Civile, ma tanti miei amici mi avevano parlato bene di questa esperienza e ho voluto provare. Mi piace l’idea di imparare cose nuove ma soprattutto di fare qualcosa di utile e sentirmi parte della comunità, in questo caso del Comune di Torino, che potrò conoscere un po’ di più dal di dentro».

IL SERVIZIO CIVILE
Il Servizio Civile Nazionale Volontario, istituito con la legge 64 del 2001, è nato come alternativa alla leva obbligatoria per concorrere alla difesa dell’Italia con mezzi e attività non militari favorendo – anche attraverso un percorso formativo per i partecipanti – la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà e cooperazione con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, all’educazione alla pace e alla salvaguardia del patrimonio storico-culturale.
Si tratta di un’attività che richiede un impegno continuativo perché la durata del servizio è di 12 mesi con un orario che varia dalle 30 alle 36 ore settimanali. Per il suo operato il volontario riceve un trattamento economico mensile di 433 € (sicuri e puntuali e di questi tempi non è poco) e può usufruire inoltre di 20 giorni di permesso e 15 di malattia.
La pubblicità del Servizio Civile dice che “cambia la tua vita e quella degli altri”: forse il tono è un po’ sopra le righe, ma di certo è un’opportunità di crescita personale e di aiuto alla collettività.

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