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8 Gennaio 2016

Buongiorno, sono il curriculum di…

Brevi consigli per migliorare il proprio CV: completezza, flessibilità, accuratezza

Elena Garino

Non è difficile scrivere un buon curriculum vitae

Mai scoraggiarsi quando la TV, i giornali e le solite statistiche ci ricordano le difficoltà del mercato del lavoro, ancor di più a gennaio se decidiamo che per il 2016 la nostra priorità è trovare un’occupazione.
Il primo passo è compilare un curriculum a regola d’arte: ecco alcuni consigli.

DIMMI COME SCRIVI IL CURRICULUM E TI DIRÒ CHI SEI
Il CV è il biglietto da visita con cui ci si presenta: deve essere conciso, al massimo di 2 pagine e deve far sì che una persona che non ci conosce (il selezionatore!) capisca nel modo più chiaro possibile chi siamo, cosa abbiamo fatto e cosa sappiamo fare.
Un buon curriculum non contempla errori ortografici, spaziature eccessive, caratteri e dimensioni diversi, che danno l’idea di noncuranza. Anche l’occhio vuole la sua parte: personalizzare il formato in modo piacevole, senza dimenticarsi di renderlo anche professionale, consente di distinguersi nel mare delle candidature che arrivano ogni giorno.

PRIMA LE ESPERIENZE LAVORATIVE O PRIMA LA FORMAZIONE?
Di solito si inseriscono prima le esperienze lavorative ma, se i nostri studi risultano più significativi per la posizione a cui ci stiamo candidando, è meglio metterli in evidenza subito.
Quali esperienze professionali citare? Tutte quelle che rientrano nelle due pagine a disposizione, in particolare quelle attinenti al lavoro per il quale ci candidiamo. Attenzione ai buchi temporali, i quali comunicano al selezionatore periodi di inattività totale sia in campo formativo che lavorativo. Bisogna mostrarsi persone dinamiche.

“HO BUONE CAPACITÀ RELAZIONALI E COMUNICATIVE…”
Elenchiamo le conoscenze linguistiche, dettagliamo bene quelle informatiche (mai darle per ovvie!) e passiamo alla sezione delle competenze personali. Queste capacità sono importanti e vanno sempre ricollegate alle esperienze di studio e lavoro o ad attività significative che svolgiamo nel tempo libero (volontariato, sport etc..).
Gli hobby vanno descritti quando dicono qualcosa in più su di noi. Essere generalisti (es. “mi piace leggere, la musica…”) non permette di differenziarsi.

IN CONCLUSIONE
Terminiamo con la dichiarazione sulla privacy, la data aggiornata e la nostra firma.
Il CV va sempre inviato in pdf e nominato con il proprio nome e cognome.

PER APPROFONDIRE
Il Centro InformaGiovani di Torino dispone di un servizio di redazione del curriculum e organizza laboratori di guida alla candidatura.
Inoltre sul sito di TorinoGiovani sono presenti schede orientative relative al tema del lavoro.

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Categorie: Lavoro

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