Home » Cultura » Fra sharing economy e lavoro

7 Giugno 2016

Fra sharing economy e lavoro

Dal Festival dell’Economia di Trento, la riflessione di un importante studioso sulle varie forme di condivisione che rendono più facile la nostra vita, ma quali le conseguenze sull’occupazione?

Ivan Lagrosa

 

La conferenza dell'economista Alan Krueger

La conferenza dell’economista Alan Krueger

Alan Krueger è uno dei cinquanta migliori economisti del mondo e insegna Economics and Public Affairs a Princeton. Al Festival dell’Economia di Trento ha tenuto una conferenza sulla sharing economy e su come questa stia rivoluzionando il mondo del lavoro.

CHE COS’È LA SHARING ECONOMY
Negli ultimi anni, soprattutto nei Stati Uniti, si è largamente diffuso un nuovo tipo di economia, basata su forme e piattaforme digitali, da Amazon a Google. Parte di questa economia prende il nome di sharing economy e consente di condividere oggetti o servizi per un certo periodo di tempo. Da Air B’n’b, che permette di affittare la propria casa nei periodi in cui questa non viene utilizzata, a Bla Bla Car per la condivisione dei viaggi in macchina, andando ad occupare i posti che altrimenti rimarrebbero vuoti.
Il concetto di sharing fa ormai parte della nostra cultura contemporanea. Nel secolo precedente la proprietà era invece considerata esclusiva e da non violare e pochi avrebbero ad esempio consentito di condividere il loro appartamento con sconosciuti.

TUTTO PIÙ FACILE
Le piattaforme di sharing ci consentono oggi di industrializzare il processo di condivisione, fornendo garanzia sulle persone con cui interagiamo e sui mezzi di pagamento.
Sono forme di economia che inoltre riducono i costi della transazioni – tutto il processo di contrattazione viene eliminato attraverso prezzi fissi e prestabiliti – portando una maggiore standardizzazione.
Quest’ultimo punto è particolarmente importante e facilmente osservabile nel caso di Uber: il servizio funziona nello stesso (facile) modo in tutti i paesi in cui è attivo e ciò consente e incoraggia un suo più rapido utilizzo.

OCCUPAZIONE SÌ, MA DI CHE TIPO?
Per quanto concerne più nello specifico il mercato del lavoro, la sharing economy produce e crea nuova occupazione e nuovi tipi di impiego. Gli esempi sono tanti e alcuni li abbiamo già citati: da Uber alla condivisione della baby-sitter, dalla realizzazione di una cena in casa di altri, a persone che si offrono ci effettuare commissioni al nostro posto. Queste persone offrono il loro lavoro senza essere dipendenti e, benché abbiano più libertà nel gestire le prestazioni offerte, sono senza le coperture legali e assicurative che caratterizzano le forme di lavoro più tradizionali. In proposito, anche Hillary Clinton ha affermato che questa nuova economia sta sollevando «domande difficili sulla protezione del posto di lavoro e su come sarà un buon lavoro nel futuro».
L’economia della condivisione sta quindi rivoluzionando il nostro modo di consumare e di fruire servizi. Occorre però una cornice di regole in modo da rendere questo processo sostenibile, incoraggiando una sua sempre maggiore diffusione.

 

Tag: , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento