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22 Agosto 2016

Il Cammino di Santiago: istruzioni per l’uso

Il percorso attraverso Francia e Spagna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, permette di giungere a piedi al santuario di Compostela: un viaggio alla ricerca di se stessi

Claretta Caroppo

Pellegrini sul Cammino di Santiago

Pellegrini sul Cammino di Santiago

Ottocento km tra Francia e Spagna, a piedi o in bicicletta, in cerca della propria interiorità. È il Cammino di Santiago di Compostela, un itinerario devozionale – laico o religioso – che fin dal Medioevo i pellegrini hanno intrapreso per raggiungere il Santuario di Santiago, dove si troverebbe la tomba di San Giacomo il Maggiore. Alla fine del percorso si può ottenere la “Compostela“, un documento che certifica il compiuto pellegrinaggio.
Il cammino può essere percorso in qualsiasi momento dell’anno, ma la stagione di maggiore affluenza è quella estiva, con rischio però di trovare molto affollamento. Nei mesi invernali bisogna invece tenere conto delle ore di luce ed equipaggiarsi a dovere, scegliendo abbigliamento e calzature confortevoli che riparino da pioggia e vento. In qualunque modo o periodo decidiate di affrontare questa sfida, l’importante è viaggiare attrezzati nel modo giusto.

L’EQUIPAGGIAMENTO
É molto importante partire con uno zaino non troppo grande, pratico, che contenga tutto il necessario senza appesantire troppo, considerati i tanti kilometri di cammino. Durante il viaggio bisogna mantenersi idratati, lasciar traspirare la pelle scegliendo capi comodi, meglio se tecnici e traspiranti, adottando il classico abbigliamento a cipolla, utile per gli improvvisi cambi di temperatura e per gli sbalzi climatici tra il giorno e la notte. Importante anche portare con sé un sacco a pelo e un impermeabile, nonché muoversi con comode scarpe da trekking.
A portata di mano analgesici e cerotti per riparare le ferite da sfregamento o le vesciche che possono comparire dopo tante ore di camminata. Indispensabile poi una protezione solare, ago e filo per le riparazioni, un asciugamano che non occupi molto spazio, una bandana o un cappellino soprattutto nei mesi estivi, che ripari la nuca perché si viaggia con il sole alle spalle.

DORMIRE E MANGIARE
Non è difficile trovare dove riposare e mangiare lungo il percorso. I luoghi eletti dai pellegrini, solitamente gestiti da religiosi o volontari, sono i cosiddetti albergues, chiamati anche rifugio o hospitales, dove ci si può rifocillare a poco o comunque si ha la possibilità di cucinare qualcosa e di usufruire del servizio lavanderia.

Botafumeiro

Il Botafumeiro fatto oscillare dai tiraboleiros

Esistono anche delle strutture private, spesso a conduzione familiare, con tariffe che variano dai 7 ai 12 €, per cui è consigliabile prenotare. I più temerari potranno dormire all’addiaccio con un sacco a pelo.

L’ARRIVO
L’arrivo a Santiago apre alla vista l’imponente Cattedrale di Santiago de Compostela, che si ritiene contenga le reliquie di Giacomo, figlio di Zebedeo, apostolo e cugino di Gesù, e successivamente Santo Patrono di Spagna.
Durante la Messa del Pellegrino, in cui si ricordano i nomi di chi ha compiuto il Cammino, i “tiraboleiros” della cattedrale fanno oscillare sulla testa dei pellegrini e dei turisti stupiti il celebre Botafumeiro, uno dei simboli più importanti della Cattedrale: alto 1,60 m e pesante più di 50 Kg, è l’incensiere più grande al mondo.

 

 

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Categorie: Cultura

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