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8 Febbraio 2017

Ai confini del mondo: dal Salar de Uyuni alle Lagune boliviane

Viaggio nei deserti del paese sudamericano, fra il bianco abbagliante delle distese di sale e i sorprendenti colori degli specchi d’acqua

Isabella Marchese

Laguna Colorada

C’è un posto ai confini del mondo avvolto in un silenzio assoluto, dove il brillare del sale è così accecante da non essere sopportato a occhio nudo e dove le notti limpide fanno stare col naso all’insù ad ammirare un incantevole cielo stellato.
Ci sono poi laghi circondati da vulcani che assumono colorazioni che vanno dal verde al bianco, dal celeste al blu, dal rosso rubino al rosso vivo. Un’esperienza da non perdere, seppur faticosa: l’altitudine media è di 4.000 metri e la temperatura, se di giorno arriva a 15-20 gradi, durante la notte scende anche a -20°C. Siamo in Bolivia.

IL SALAR DI UYUNI
Un imponente deserto salato di oltre 10.000 km quadrati dove la natura fa da padrona. Questa immensa distesa bianca si trova nei pressi della città di Uyuni, nei dipartimenti di Potosí e di Oruro, nell’altopiano andino meridionale del paese, a 3.650 metri di quota. L’abbagliante e maestoso Salar è la distesa di sale più estesa al mondo e a maggiore altitudine, un “deserto bianco”, un’enorme pianura piatta formatasi dal prosciugamento di un grande bacino preistorico, il lago Minchin. Contiene 10 miliardi di tonnellate di sale,  i quali vengono per lo più rimossi manualmente in modo da estrarlo in maniera più naturale possibile.

Salar Uyuni

Attraversando il Salar di Uyuni si raggiunge la Isla del Pescado, un’isola a forma di pesce che in lontananza sembra un miraggio, ricoperta da enormi cactus che raggiungono anche gli 8 metri d’altezza.

Isla del Pescado

LE LAGUNAS DE COLORES
Proseguendo attraverso i deserti di alta quota si raggiungono le lagune dei colori. Si tratta di una serie di laghetti salmastri caratterizzati da un’intensa colorazione e situati nella Cordigliera delle Ande, all’interno della Riserva nazionale di fauna andina Eduardo Avaroa, nel sudovest della Bolivia, in prossimità del confine con il Cile. Le più caratteristiche sono la Laguna Colorada, la Laguna Verde, la Laguna Celeste e la Laguna Blanca.
La prima si trova a un’altitudine di 4.278 metri, è detta anche Laguna Rossa per la presenza di particolari microrganismi ed è un importante sito dove i fenicotteri rosa che popolano l’area si riproducono.
La Laguna Verde è invece un piccolo lago salato color smeraldo che deve la sua colorazione ai sedimenti che si depositano sul fondo, composti da minerali di rame. Sovrastato dal vulcano Lincancabur, si trova a circa 4.300 metri sul livello del mare ed è noto oltre per gli scenari spettacolari, per le sue acque termali. Le sue sponde sono circondate da una crosta di ghiaccio bianca che potrebbe sembrare sale.

Laguna Verde

Una sottile striscia di terra separa la Laguna Verde dalla Laguna Bianca, lago salato e bacino endoreico. Il suo nome deriva dalla colorazione biancastra delle sue acque, dovuta all’elevato contenuto di sali minerali in sospensione.

Laguna bianca

Infine la Laguna Celeste a più di 4.500 metri sul livello del mare, ai piedi del vulcano Uturuncu. Il nome deriva dalla colorazione azzurro chiaro delle sue acque, dove trovano riparo e nutrimento – anche qui – grandi stormi di fenicotteri.

Fenicotteri nella Laguna Celeste

 

 

 

 

 

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Categorie: Vacanze-weekend

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