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2 Marzo 2017
Comunichiamo senza ostilità
Dieci principi per renderci più consapevoli quando scriviamo in rete ma non solo
Isabella Marchese
Le parole sono importanti bisogna usarle con cura e sceglierle con attenzione. Hanno il potere quando le riceviamo di farci star bene, di emozionarci positivamente o all’opposto se sono offensive ci feriscono e si scolpiscono nel nostro cuore.
La ferita provocata da una parola non guarisce questo il claim scelto come motto dell’evento Parole O_Stili svoltosi poco tempo fa a Trieste dove è stato presentato il Manifesto della comunicazione non ostile.
Parole O_Stili è un progetto collettivo nato per far riflettere sulla non neutralità delle parole e sull’importanza di sceglierle con cura. Giornalisti, docenti, politici ed esperti di web e comunicazione si sono confrontati su come esprimersi in rete, per contrastare i linguaggi violenti e discriminatori, sensibilizzando invece sulla rilevanza delle parole e dello stile comunicativo. Questo è l’impegno assunto dai partecipanti, che ha portato alla creazione del Manifesto costituito da 10 principi sul rispetto reciproco in rete e l’importanza del linguaggio utilizzato.
Queste le parole di Rosy Russo l’ideatrice del progetto: “la rete sta diventando il luogo privilegiato dell’incitamento all’intolleranza, all’odio, alla diffamazione. Parole O_Stili ha l’ambizione di invertire questo trend diffondendo online il virus positivo dell’inclusione e del rispetto grazie a una community capace di raggiungere quasi quattro milioni di persone su Facebook e quattro milioni su Twitter. Se mettiamo insieme la paura di cadere nelle trappole della rete, di non riuscire a ‘porgere l’altro tweet’, di essere in difficoltà di essere se stessi, di non avere più la voglia di confrontarsi perché c’e’ sempre un troll dietro l’angolo ecco svelato l’origine di questo movimento di idee. Perché – conclude Russo- per noi le relazioni hanno il profumo del rispetto”.
Anche noi di Digi.TO vogliamo condividere i 10 principi del Manifesto, chiedendovi di diffonderlo affinché diventi virale e raggiunga il maggior numero possibile di persone.