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16 Giugno 2017

Arriva il Servizio Civile Universale

Con le modifiche in arrivo sempre più giovani potranno accedere a questa esperienza di cittadinanza attiva: fra le novità la possibilità di un periodo all’estero

Aurora Bolandin

Dal Servizio Civile Nazionale a quello Universale

Pochi giorni fa a Torino si è svolta la Conferenza cittadina degli enti di Servizio Civile Nazionale; in questa occasione, rappresentanti delle istituzioni e responsabili del servizio sul territorio si sono confrontati sui cambiamenti in arrivo per la prossima progettazione.
Il Servizio Civile nazionale è da anni un’esperienza consolidata di cittadinanza attiva all’interno di organismi territoriali che operano in ambiti sociali e culturali; con le modifiche in arrivo (Decreto Legislativo 40/2017), mira a diventare un punto di riferimento sempre più importante nella vita dei giovani e prenderà il nome di Servizio Civile Universale.
Ma quali sono le novità introdotte?

TERMINI E CARATTERISTICHE
Per prima cosa è essenziale definire cosa si intende con il termine universale: un’apertura concreta al maggior numero di giovani, aprendo le iscrizioni ad una quantità più alta di candidati e candidate.
Umberto Forno, direttore del Centro di documentazione Sereno Regis, ha spiegato quali saranno le caratteristiche tecniche del nuovo Servizio: verranno aggiunti più settori d’intervento, dalla promozione culturale all’agricoltura sociale; la durata, ad oggi fissa sui 12 mesi, sarà variabile dagli 8 mesi a un anno; la formazione generale e specialistica aumenterà a un minimo di 80 ore. Modificati anche gli orari: le 30 ore settimanali saranno diminuite a 25 e il monte ore annuale non supererà le 1.145 ore (nei 12 mesi) e 765 (negli 8 mesi).
Fondamentale sarà il riconoscimento delle competenze acquisite, che verranno attestate e potranno essere aggiunte al curriculum. Alcuni dei progetti, inoltre, offriranno la possibilità di inserire nel programma di servizio 3 mesi in un altro Paese europeo o un periodo di accompagnamento al lavoro.
Infine, dopo anni di confusione e di epiteti casuali (volontari, civilisti, servizio civilisti) coloro che faranno il Servizio Civile Universale saranno chiamati operatori o operatrici volontari .

GLI OBIETTIVI
Alla base del cambiamento, come ha precisato l’assessore comunale alle Politiche Giovanili Marco Giusta, c’è l’obiettivo di «raggiungere un’utenza più vasta, aprendosi a chi fino ad ora era rimasto escluso; il Servizio Civile Universale deve diventare quindi occasione di protagonismo giovanile per offrire a chi partecipa un valore aggiunto che sia concretamente spendibile».
Date le grandi ambizioni a cui il progetto aspira sarà necessario, come ha sostenuto l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Augusto Ferrari, «investire sempre più risorse e coinvolgere diversi organismi territoriali al fine di dare una valenza trasversale al progetto».
Per Umberto Forno «il proposito più profondo del Servizio Civile Universale è comunque quello di disarmare le nuove generazioni e favorire così la crescita di persone più disponibili, comprensive e interessate al benessere della comunità».

 

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Categorie: Formazione

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