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16 Febbraio 2018

Il fenomeno Indie

La parabola della musica indipendente in Italia, ormai diventata mainstream, e le canzoni di Nicolò Carnesi, giovane musicista che vuole continuare a essere di nicchia

Roberta Barbalace

musica indie Italia

Molta musica indie in Italia è diventata mainstream

Il termine indie descrive un genere musicale handmade, indipendente e che non proviene dalle grandi case discografiche, nasce nel Regno Unito e negli Usa e in Italia, negli ultimi anni, sta avendo sempre più successo.

DA INDIE A MAINSTREAM
La musica indipendente in Italia affonda le sue radici negli anni 2000; la comparsa delle prime etichette inizialmente sconosciute, come 42 Records e Bomba Dischi, ha portato alla ribalta gruppi come Afterhours, Marlene Kuntz e Le luci della centrale elettrica.
La nuova musica è un’alternativa alla tradizione, l’assenza delle rime e dell’alternanza di strofe dà spazio a sonorità e testi più istintivi e meno “perfetti”. In pochi anni il genere musicale diventa sempre più conosciuto, anche per la diffusione del free download: gli artisti emergenti iniziano a essere indipendenti non solo nello stile musicale, ma anche nel modo di far conoscere i propri brani, caricandoli online, senza supporto di manager o produttori.
In un’intervista del mensile Rolling Stone Davide Caucci, tra i fondatori della casa discografica Bomba Dischi (attualmente impegnata in molte collaborazioni e progetti musicali con gli ormai famosi Calcutta, Pop X e Carl Brave) parla degli ultimi anni come importanti e decisivi per l’ascesa e la diffusione del fenomeno indie, che da genere di nicchia diventa a tutti gli effetti mainstream, arrivando al tutto esaurito all’Atlantico di Roma o al Teatro Concordia a Torino.

L’INDIE DI NICCHIA: NICOLÒ CARNESI
Nonostante molti artisti facciano numeri da record tra concerti, dischi e ascolti è pur vero che, in altri casi, l’indie è rimasto genere e non fenomeno, conservando la sua logica iniziale. Uno dei musicisti che proseguono su questa strada è Nicolò Carnesi, 30enne palermitano scritturato dalla Malintenti dischi, casa discografica indipendente. Lo scorso anno è uscito il suo terzo album e le canzoni risentono di influenze provenienti dai grandi cantautori italiani: De André, Tenco, Battiato, ma anche dal mondo pop. I suoi brani non si ascoltano in radio, i suoi concerti non riempiono stadi e palazzetti, ma girano l’Italia e approdano in piccoli e accoglienti locali nel centro città o in periferia.
Come ai Magazzini Fermi, in provincia di Napoli. Quella sera di dicembre eravamo all’incirca una cinquantina e l’ambiente famigliare, unito al carattere di Nicolò, ha permesso di uscire dal tradizionale concerto: si chiacchierava in merito alle sue canzoni, lui ci raccontava aneddoti della sua vita e, sedendosi tra di noi, cantava Bellissima noia con la chitarra, creando un’atmosfera da falò sulla spiaggia. Come un amico che ci fa ascoltare l’ultimo brano scritto per conoscere la nostra opinione, così Carnesi ha cantato per noi. Un bel concerto che ci ha fatto sentire a casa.

 

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Categorie: Musica

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