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23 Marzo 2018

B.l.u.e., il musical all’improvviso

Il 27 marzo al Teatro Erba di Torino andrà in scena il primo spettacolo improvvisato dall’inizio alla fine: siete pronti a vivere un’esperienza che davvero non avrà eguali?

Fabio Gusella

Blue musical attori

Gli attori del musical B.l.u.e.

Spesso si tende a definire uno spettacolo particolarmente riuscito come un evento “unico”. Nel caso di B.l.u.e., l’aggettivo è da intendersi alla lettera. Attualmente in tournée, infatti, l’ultimo spettacolo della compagnia d’improvvisazione teatrale I Bugiardini risulta nuovissimo anche solo rispetto alla sera precedente, in quanto si tratta di un musical completamente improvvisato e perciò mai uguale a sé stesso.
Per tale ragione, dunque, ciò che andrà in scena martedì 27 marzo sul palco del Teatro Erba di Torino sarà qualcosa di interamente inaspettato tanto per il pubblico in sala quanto per gli stessi protagonisti.

MAI UGUALE A SE STESSO
Per conoscere meglio il progetto B.l.u.e., abbiamo fatto una chiacchierata con Fabrizio Lobello, membro e co-fondatore de I Bugiardini nonché direttore artistico del musical.
Nato cinque anni fa dalla fantasia di un gruppo di attori specializzati nell’improvvisazione teatrale, B.l.u.e. comincia a girare i teatri incantando le platee di mezza Italia. Tuttavia, non possiamo parlare propriamente di “repliche”: «Ogni spettacolo – ci racconta infatti Lobello – esiste solo per gli occhi di chi lo guarda e non esisterà mai più uno spettacolo uguale».
Ciò può avvenire grazie alla costante improvvisazione dei 12 attori (6 in scena ogni serata) e dei 5 musicisti che hanno dato vita al progetto ma, nondimeno, non sarebbe possibile senza il  fondamentale contributo del pubblico. Lungi dal considerare gli spettatori una platea passiva, B.l.u.e. riesce a coinvolgere gli spettatori affidando loro un ruolo più che attivo: il luogo in cui si svolgerà l’intreccio del musical e il titolo stesso della serata, infatti, saranno decisi mediante ciò che Lobello definisce “applausometro”: una votazione a furor di pubblico, alla quale gli attori in scena si ispireranno per improvvisare oltre un’ora di spettacolo. «Anche noi siamo curiosi di ciò che potrà succedere sul palco – ci confida Lobello – è come se fossimo parte della platea».

TANTE SFIDE IN UNA
Prima di essere un musical, B.l.u.e. è anzitutto una sfida; anzi, più di una. È una sfida in quanto non si appoggia ad alcun copione o spartito: non è certamente un caso che quasi tutti i musicisti della Blue Band provengano dall’universo del jazz, un’esperienza imprescindibile per riuscire a improvvisare “inseguendo” o anticipando ciò che intanto sta avvenendo sul palco.
È una sfida inoltre per gli attori stessi, chiamati a improvvisare non solo le parole, bensì anche le coreografie e le canzoni: una performance, quindi, che richiede un forte spirito di gruppo. Infine, è una sfida perché I Bugiardini sono i primi a lanciare un musical improvvisato nel nostro Paese, che – a differenza del mondo anglosassone – non ha mai visto un’ampia diffusione del genere; stessa sorte tra l’altro dell’improvvisazione, un’arte che solo di recente sta vivendo una nuova primavera.
Musical e improvvisazione, quindi, si legano in un unico spettacolo, o meglio in uno spettacolo unico: uno show all’improvviso o, come si direbbe in inglese, “out of the blue”. Anzi, B.l.u.e..

 

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Categorie: Musica

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