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4 Maggio 2018
Il treno che viaggia nel tempo
Una locomotiva a vapore ci porta alla scoperta della Valsesia, una valle ricca di arte e di cultura: a bordo di un treno storico per assaporare il turismo sostenibile
Fabio Gusella
Chi ha detto che può esistere solamente una macchina del tempo e non, invece, un treno del tempo? Domenica, 9 del mattino, stazione di Novara: decine e decine di persone affollano i binari, sui quali sbuffa ritmicamente una locomotiva a vapore degli anni Venti. Cosa sta succedendo?
Noi di Digi.TO siamo sul posto: si tratta del treno storico che da qualche tempo, in una manciata di occasioni all’anno da aprile a Natale, congiunge Novara a Varallo Sesia proponendo ai viaggiatori del Duemila un suggestivo viaggio nel passato lungo la ferrovia della Valsesia (VC). L’iniziativa fa parte del progetto nazionale Binari senza tempo ed è realizzata da Fondazione FS Italiane, Città di Varallo e Regione Piemonte con il supporto tecnico del Museo Ferroviario Valsesiano.
IN TRENO, COME CENT’ANNI FA
Ecco il fischio del capostazione: è ora di salire a bordo. Ci accoglie un distinto signore in frac e cilindro, intento ad aggirarsi indisturbato per il vagone di prima classe, un ambiente incredibilmente conservato e, come ci viene fatto notare, ben riconoscibile dai comodi sedili imbottiti, a differenza del cosiddetto “legnaccio” della seconda classe.
Il convoglio, snodato in una decina di carrozze degli anni Trenta, è trainato da una vecchia ma robusta locomotiva a vapore – una 625 tedesca del 1922 – ed è partito un’ora fa da Milano; prima di raggiungere Varallo, fermerà ancora a Romagnano e Borgosesia per raccogliere gli ultimi passeggeri, portando il loro numero complessivo a circa 400 persone.
Il respiro della locomotiva si fa sempre più affannoso: siamo partiti. Metà dei passeggeri è già affacciata ai finestrini: si resta stupiti dal numero di persone che salutano il nostro passaggio dai balconi e dal ciglio della ferrovia. A metà tragitto, oltre a un piccolo buffet di degustazione a base dei prodotti tipici della Valle, alcuni volontari del Museo Ferroviario Valsesiano a fornirci maggiori informazioni sulla linea Novara-Varallo, percorsa dalla fine dell’Ottocento fino al 2014, anno della sospensione del traffico passeggeri e inizio di una nuova opportunità per la Valsesia.
PER UN TURISMO SOSTENIBILE
È in quell’occasione, infatti, che prende vita Treni storici per la
Valsesia, un progetto volto a rivitalizzare la ferrovia e a promuovere il turismo in tutta la valle. Dal 2016 la linea storica è entrata a far parte del progetto di valorizzazione nazionale Binari senza tempo, una sorta di museo su rotaia organizzato dalla Fondazione FS, che conta oggi una rete di nove linee storiche in tutta Italia, dalla Ferrovia della Valle dei Templi a quella del Tanaro.
Nomi diversi per un obiettivo comune: favorire un turismo “lento e sostenibile” intorno a quelle linee d’interesse storico e turistico che verrebbero altrimenti soppresse, poiché periferiche rispetto ai principali nodi ferroviari. Ebbene, il progetto sembra funzionare, tanto che sono 130mila i turisti che nel biennio scorso hanno scelto di salire su un treno d’epoca (+45% rispetto al biennio precedente).
In quest’ottica, dunque, i passeggeri del treno storico della Valsesia possono visitare in un tour guidato i principali punti d’interesse varallesi e, salendo in funivia, il celebre Sacro Monte.
Sono le 4 del pomeriggio: è ora di ritornare sul treno per Novara. La nostra giornata finisce qui, ma il treno storico ritornerà l’8 luglio. Pronti per un salto nel passato?