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26 Luglio 2018

On the road in Spagna

Una proposta di itinerario del nord della penisola iberica tra musei, tradizioni popolari, spiagge e pinchos

Aurora Bolandin

Spagna Paesi Baschi

Uno scorcio dei Paesi Baschi

Se ancora non avete deciso dove andare in vacanza ma vi affascinano i viaggi in cui ci si perde fra strade e paesaggi, potreste trovare interessante un giro della Spagna che tocca zone meno convenzionali del paese, dove le orde di turisti – seppur presenti – non sono troppo moleste e si lasciano trasportare da un’atmosfera più lenta e pacata, lontana dalla movida della Costa Brava.

TAPPE INSOLITE… MENO UNA!
Dopo aver attraversato la Francia con una piccola sosta ad Arles, perla provenzale affacciata sulla Camargue, la prima tappa è Figueres. Cittadina natale dell’eccentrico Salvador Dalì, è sede del vistoso teatro-museo dedicato all’artista. Una struttura color rosso vermiglio sormontata da statue e uova di dimensioni mastodontiche racchiude bizzarre sculture, illusioni ottiche e opere del maestro surrealista a ornare ogni sala.
La seconda tappa è forse la città più visitata di Spagna: Barcellona. La capitale catalana un po’ stona se si parla di itinerario non convenzionale, ma basta non accontentarsi delle mete turistiche per eccellenza e dopo aver visto la Sagrada Família, Il Barri Gotico e Parc Güell ci si può addentrare nei luoghi meno conosciuti come il quartiere di Gracia. Questa zona della città, una volta paesino autonomo, è un’isola felice in cui i turisti chiassosi non sono visti di buon occhio. Nel mese di agosto il quartiere prende vita attraverso una festa che colora ogni stradina con festoni e ghirlande e con un po’ di fortuna è possibile ammirare gli abitanti cimentarsi nel Castellers, ovvero la costruzione di un’altissima torre umana.
Abbandonata la Catalogna la terza tappa è il capoluogo dell’Aragona, un gioiellino in mezzo alla sterminata Valle dell’Ebro: Saragozza. La città è dominata dalle spettacolari cupole della Basilica de Nuestra Señora del Pilar, chiesa barocca dalle dimensioni immense e dall’Aljafería, considerato l’edificio di epoca islamica più bello di Spagna al di fuori dell’Andalusia. Non si può lasciare Saragozza prima di sera, è fondamentale infatti assaggiare i pinchos, le tapas del nord, tra le viette storiche del Tubo.

IL GOLFO DI BISCAGLIA E I PAESI BASCHI
La quarta tappa sono le Asturie. In questo caso non è fondamentale identificare una città in particolare, basta munirsi di tenda, sacco a pelo e voglia di avventura. La costa offre scorci da togliere il fiato, ma attenzione, il tempo è spesso variabile e anche ad agosto un kway potrebbe salvare la giornata.
La vicina regione della Cantabria non vuole essere da meno: la quinta tappa è infatti la città di Santander. Dopo una passeggiata tra le vie del centro e un pranzo a base di ottimo baccalà è possibile godersi la quiete della Península della Magdalena, vasto parco cittadino a picco sull’oceano dove ammirare copie di antichi galeoni, riposarsi all’ombra degli alberi e divertirsi con le foche e i pinguini ospiti della riserva.
A concludere l’itinerario le mille sorprese dei Paesi Baschi. Partendo dalla gentilezza delle persone e finendo con le meraviglie della natura, questa parte della Spagna sa come rubare il cuore: scogliere sul mare e capolavori d’arte contemporanea come il Guggenheim di Bilbao, deliziosi pinchos di pesce e spiagge cittadine chilometriche come quella di San Sebastian sono solo alcuni dei motivi per cui sarebbe un peccato non visitarli.

 

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Categorie: Vacanze-weekend

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