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24 Settembre 2018
Al Salone del Gusto verità e bugie su allergie e intolleranze
Il resoconto di un workshop per approfondire una tematica attuale e sfatare qualche mito, per esempio legato alla celiachia
Aurora Bolandin
Giovedì 20 settembre, all’interno di Terramadre – Salone del Gusto, l’associazione di divulgazione scientifica Scienza Cipolla ha presentato una serata di approfondimento sull’alimentazione e in particolare sulle verità e le bugie legate a intolleranze e allergie, toccando anche temi come la celiachia e i problemi legati al lattosio.
L’evento si è svolto all’insegna del coinvolgimento del pubblico che ha partecipato attivamente alla spiegazione, anche attraverso un quiz per sondare la veridicità delle proprie conoscenze in materia di nutrizione.
INTOLLERANZA O ALLERGIA?
Come ha precisato fin da subito la nutrizionista Elena Ferrero, essere intollerante a un alimento o essere allergico è ben diverso, ma spesso questi termini vengono confusi. L’allergia infatti coinvolge il nostro sistema immunitario e le complessità legate a una reazione allergica possono essere molto gravi; l’intolleranza invece non coinvolge il sistema immunitario, ma è legata all’incapacità di metabolizzare una sostanza per la mancanza di un enzima e le reazioni, sebbene spiacevoli, sono tendenzialmente meno pericolose.
Il modo più sicuro per identificare correttamente un’allergia è recarsi da un allergologo che, dopo un’anamnesi accurata, effettuerà un test scientificamente validato (fra Skin Prick test, metodo Rast, Patch test o un Test di Provocazione Orale). Per quanto riguarda le intolleranze, invece vi è un unico test attendibile, ovvero quello del respiro.
SONO CELIACO…O FORSE NO!
Il nutrizionista Riccardo Di Deo ha concentrato il suo intervento sulla celiachia, partendo dalle prime apparizioni del disturbo nella storia dell’uomo, che risalgono alla nascita dell’agricoltura. Ci sono voluti secoli, però, prima che un medico pediatra olandese riconoscesse nella farina di frumento, che contiene il glutine, la causa del problema: siamo nel 1945.
Complice una moda attualmente molto diffusa, alcune persone credono di essere celiache o di avere comunque un malassorbimento del glutine. La verità è che su tutta la popolazione mondiale circa il 30% è predisposto geneticamente a sviluppare la celiachia, ma è solo l’1% è veramente colpito dal disturbo. Spaventa quindi pensare che molte persone acquistano prodotti gluten free convinti che questo possa giovare ai propri problemi intestinali o, peggio, di sovrappeso: le statistiche dicono infatti che 1 prodotto senza glutine su 3 viene acquistato da persone che non ne hanno realmente bisogno.
PARMIGIANO AMORE MIO
L’intolleranza al lattosio invece è scientificamente l’incapacità di metabolizzare lo zucchero del latte, appunto il lattosio, per la mancanza di un enzima; questo può avvenire a causa di un difetto congenito, per uno stato alterato dell’apparato digerente o per una riduzione fisiologica. Nel corso della vita un uomo può sviluppare questa intolleranza, ma può anche gestirla.
La nutrizionista Vittoria Ercolanelli, dopo un’accurata spiegazione del processo scientifico attraverso il quale il lattosio viene assorbito a livello intestinale, ha voluto sfidare il pubblico a individuare quei prodotti di consumo comune sulle tavole italiane che contengono lattosio. Una certezza: il parmigiano stagionato è salvo!