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14 Novembre 2018

Non solo PayPal

Un confronto con i nuovi colossi del pagamento online come Adyen, fra sicurezza, vantaggi e innovazione

Luca Ferrua

PayPal sta perdendo lo scettro dei pagamenti online

Il prossimo settembre PayPal compirà vent’anni. Il gigante statunitense, con i suoi oltre 200 milioni di utenti, è diventato nel tempo sinonimo di e-commerce, dominando il mercato dei trasferimenti elettronici di denaro.
Tuttavia la crescita esponenziale del settore delle compravendite online da dieci anni a questa parte ha portato la nascita di nuovi competitor come l’olandese Adyen e tra grandi rivenditori con sistemi di pagamento proprietari e nuove piattaforme PayPal rischia di perdere il trono.

LE ORIGINI
Tutto ha avuto inizio nel 1998, quando venne fondata Confinity, una compagnia specializzata in sviluppo di software di sicurezza, che un anno dopo avrebbe rilasciato un servizio di trasferimento di denaro di nome PayPal.
Nel marzo del 2000 la compagnia si fuse con la X.com, una delle prime banche online fondata da Elon Musk: il visionario imprenditore sudafricano investì tutte le sue risorse nel software, tanto che un anno dopo la compagnia venne rinominata PayPal e nel 2002 venne acquistata da eBay, diventandone il sistema di pagamento principale e ottenendo il successo che noi tutti conosciamo al punto da separarsi definitivamente nel 2015.

UN RIVALE ALL’ORIZZONTE
Ciò che ha reso PayPal così popolare fu proprio la tutela dell’acquirente, il quale non era più tenuto a condividere dati sensibili della sua carta di credito col venditore: era sufficiente associarla al proprio conto PayPal e il programma avrebbe fatto da intermediario fra i due, intervenendo in caso di controversia nella duplice veste di moderatore e assicuratore.
Nel frattempo però anche altre aziende si sono mosse in questo mercato e fra tutte ce n’è una che sta conquistando sempre più terreno: stiamo parlando di Adyen, una start-up olandese che gestisce pagamenti online. Fin qui pare un clone di PayPal, ma la piattaforma nata nel 2006 è molto più di un portafoglio elettronico: dalle carte di credito ai bonifici, dalla piattaforma cinese Alipay fino alla stessa PayPal, Adyen infatti accetta i principali sistemi di pagamento, offrendo un servizio fruibile online – ma senza reindirizzamento a siti terzi come il diretto rivale – mobile e direttamente in-store tramite Pos.

IL FUTURO DELL’E-COMMERCE
Questa enorme duttilità, abbinata a un tariffario competitivo, lo rende un servizio pensato apposta per il rivenditore, che potrà gestire tutti i pagamenti su un’unica piattaforma. Adyen ha infatti iniziato presto a raccogliere consensi, debuttando con Groupon come primo cliente globale, al quale si sono aggiunti “big” come Booking, Spotify, Uber e da quest’anno anche eBay: il colosso delle aste online ha infatti dichiarato che Adyen sostituirà PayPal come principale sistema di pagamento entro il 2020.
Negli anni anche altre aziende hanno provato a scalfire il primato di PayPal, come Skrill e Stripe, ma i servizi offerti non sono mai stati all’altezza. Fino a ieri solo grandi retailer globali del calibro di Google e Amazon sembravano in grado di competere grazie alle proprie alternative proprietarie, anche se prodotti come Amazon Pay sono tanto efficaci quanto il proprio store.

 

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Categorie: Tecnologie

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