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15 Gennaio 2019

Al Q77 i giovani sono al centro della scena

Alla presentazione del concorso teatrale In-vita a teatro le compagnie hanno messo in scena un trailer dal vivo del proprio spettacolo, da febbraio in corso Brescia 77

Alessio Colella

I niente di serio

Si è tenuta domenica 13 gennaio la presentazione del contest teatrale In-vita a teatro, organizzato dall’Associazione Accademia Vita in collaborazione con il Teatro Q77 di corso Brescia 77 e caratterizzato dal fatto che tutte le compagnie partecipanti sono formate prevalentemente da under 30.
Gli spettacoli inizieranno nel mese di febbraio e proseguiranno fino al 26 maggio, quando verranno decretati i vincitori.

LA SERATA
Le compagnie si sono intervallate sul palco nella serata condotta e organizzata dagli attori de I bimbi sperduti, che hanno intrattenuto il pubblico con sketch ed esibizioni musicali. Mirvar Giovari, 20 anni, presenta il suo gruppo: «Siamo la compagnia ufficiale del Q77, siamo tutti ragazzi tra i 14 e i 25 anni. Ci occupiamo di musical e prosa, con spettacoli tutti originali».
Il pubblico ha così potuto assistere ai trailer dal vivo degli spettacoli in programma. Una vetrina, quindi, per i singoli gruppi di attori, che nei dieci minuti a disposizione dovevano invogliare il pubblico a venire al proprio spettacolo. Non solo però, perché gli spettatori sono stati chiamati a esprimere il proprio giudizio sulle compagnie, il quale andrà a costituire il 30% del punteggio finale. Il restante 70% è invece affidato a una giuria di esperti, il tutto per determinare i vincitori del Premio Loris Mirko. I riconoscimenti previsti riguardano i tre migliori spettacoli, i migliori costumi, la migliore scenografia, la miglior prosa e, infine, il miglior musical.

LE COMPAGNIE E GLI SPETTACOLI
Ad aprire il 17 febbraio il ciclo di spettacoli sarà la compagnia Niente di Serio, con la sua versione di Taxi a due piazze. Rebecca Manuguerra, 19 anni, spiega: «Siamo innanzitutto un gruppo di amici prima che attori. Portiamo sul palco commedie perché se ci divertiamo noi si diverte anche il pubblico. Il nostro spettacolo è ambientato nella Roma degli anni Ottanta e racconta la storia di un tassista con due mogli, che a causa di un incidente rischia di essere scoperto».
Il 3 marzo i Magnis si esibiranno con Il peccato e la rinascita e Lorenzo De Pasquale, 24 anni, racconta: «Saliremo sul palco per mettere in scena la storia di Joseph, un ragazzo che si risveglia in un mondo parallelo. Il protagonista si troverà a confronto con Luce, la rinascita dai peccati, e Amalia, personificazione del peccato, che tenterà di sedurre il giovane».
Sara Alessandra Sottile, 33 anni, ci parla invece della nascita della compagnia Ars in Corde e del loro Bodas: «Ci siamo incontrati circa un anno fa e abbiamo deciso di portare un progetto avanti insieme. Lo spettacolo è tratto da una storia vera legata alle vicissitudini che accadono intorno a un matrimonio. Andremo in scena il 17 marzo».
Per i Golden Hour a presentare lo spettacolo è Francesco Savarino, 27 anni, che sarà sul palco il 14 aprile: «La verità in gioco recupera l’idea del film Perfetti sconosciuti, in cui un gruppo di amici decide di condividere messaggi e chiamate nel corso di una cena. Il gioco diventa una tragedia perché vengono a galla tutti i segreti. La trama comunque è diversa da quella del film».

I Golden Hour

I Mastegabrodo si esibiranno il 5 maggio con Moby Dick alla maniera della commedia dell’arte. Il leader della compagnia Andrea Mor, 31 anni, dice: «Ci siamo incontrati facendo un corso di commedia dell’arte con l’insegnante Costanza Frola. Il nostro spettacolo è un adattamento di Moby Dick, come si evince dal titolo. Abbiamo pensato di far uscire dal testo di Melville il significato più scherzoso, inserendo però degli insegnamenti ecologici e morali».
Infine Chiara D’Ingeo, 22 anni, presenta la versione de I promessi sposi fatta dai Via le sedie: «La compagnia nasce dal laboratorio teatrale del liceo D’Azeglio. Il nostro spettacolo andrà in scena il 12 maggio ed è un riadattamento dell’opera di Manzoni. Alterna momenti comici e tragici, scene corali e monologhi, il ritmo è incalzante e c’è spazio per momenti di riflessione. Molti dei testi sono quelli originali».

 

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Categorie: Cultura

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