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27 Febbraio 2019

Come le megacity riscrivono la geografia del mondo

La globalizzazione ha cambiato il volto delle città, che oggi grazie alla connettività si preparano a modificare i confini dell’ambiente che conosciamo

Alice Dominese

Infografica megacity

Le megacity nel mondo

Le città cambiano al passo di chi le abita. Lo sviluppo della società e dell’economia, cioè, è legato a filo doppio al mutamento della geografia urbana. Questo cambiamento riguarda prima di tutto i confini delle città e come essi si contraggono e si dilatano progressivamente sul territorio che li circonda.

Nell’aprile 2016 Parag Khanna, specialista di Relazioni Internazionali e nuovo ordine globale, a una celebre conferenza organizzata dal collettivo Ted sul modo in cui le megacittà stanno cambiando la cartina del mondo, affermava che «La connettività è il destino». Con questa sorta di profezia, il geopolitologo indiano introduceva al grande pubblico l’idea che la nostra conoscenza della geografia tradizionale avesse iniziato ad attraversare una fase di trasformazione epocale.
Di fronte all’emergere di centri cittadini sempre più ampi, e per questo non più classificabili come semplici città, Khanna suggerisce di sostituire all’immagine dei confini quella della connettività: se guardiamo una cartina geografica o un mappamondo, notiamo facilmente che ogni Stato è contornato di nero, nettamente separato da quelli che lo circondano, ma questi confini secondo lo studioso sono destinati a scomparire, e questo grazie alle megacity.

Dette anche megalopoli, sono città che superano i 10 milioni di abitanti e che comprendono almeno due o tre aree urbane circostanti cresciute a tal punto da essere state incorporate nella megacittà principale. Fra queste possiamo considerare la città nigeriana di Lagos, che si estende su una superficie di oltre 300 chilometri quadrati, e Londra, che nel 2020 si prevede diverrà una delle megacity più grandi del mondo. In Italia, secondo alcuni esperti, solo Milano ha le potenzialità per collocarsi fra le big, ma quali sono di preciso le caratteristiche delle megalopoli?
Le megacity si basano sul potente mezzo della connettività, che favorisce i flussi di persone, merci e mezzi di trasporto. Questa connettività intensa e dinamica funziona per mezzo di infrastrutture, ovvero grazie a tutti quei collegamenti che permettono di allargare il tessuto urbano con strade, ponti e spazi pubblici oltre i confini originari di una città. Se fino al secolo scorso questo processo di estensione progrediva in modo lento e discontinuo, oggi invece le città crescono a ritmi accelerati. Un esempio di questa estensione territoriale – seppur contenuta – è anche Torino, passata proprio negli ultimi anni ad essere Città Metropolitana coinvolgendo le città presenti nella sua cintura in un sistema di funzionamento unico e comune.

L’impulso principale a questa accelerazione è stata la globalizzazione. L’aumento delle relazioni di scambio fra i Paesi, infatti, ha significato – e continua a significare – una crescita della connessione fisica e virtuale sotto forma di un network internazionale sempre più ampio, in cui ogni megacity ricopre un ruolo cruciale.
C’è chi questo network intende svilupparlo a livelli “extra large”: la Cina è il primo Stato al mondo ad aver incentrato la propria politica estera su un progetto di connettività globale, la cosiddetta One Belt One Road. Un’unica strada che colleghi Pechino all’Asia e all’Europa è il grande obiettivo della prima potenza economica mondiale, che vede nella connessione e nella cooperazione una finestra di opportunità per i commerci e per il dialogo internazionale.

Credere nella realizzazione di una rete di queste dimensioni non è solo ambizioso, ma anche straordinariamente innovativo, perché esprime il desiderio di riscrivere la geografia del pianeta passando dalle città, nuovi cuori pulsanti della politica e dell’economia. Non a caso la traduzione italiana di megacity è megalopoli, in riferimento alle città-stato greche che erano il perno del mondo antico.
Superare i confini che conosciamo, in un periodo di muri e barriere, può sembrare impossibile, eppure le città continuano a cambiare volto e taglia. Gli scenari del futuro, forse, promettono sorprese.

 

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Categorie: Ambiente

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