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24 Aprile 2019

Oculus, giovani talenti per la creatività urbana

Un percorso professionale rivolto agli under 35 ha portato alla realizzazione di un murales da parte di un writer torinese. Sarà inaugurato a Padova il 27 aprile

Fabio Gusella

Alcuni dei partecipanti al progetto Oculus

Alcuni dei partecipanti al progetto Oculus

Il progetto Oculus – Giovani Operatori per la Creatività Urbana è un’inedita iniziativa che ha coinvolto 40 giovani di Torino, Napoli, Bergamo e Trieste, impegnati negli ultimi mesi nell’organizzazione di un evento di respiro nazionale. Nel frattempo, è partito il conto alla rovescia per l’inaugurazione del murales che lo street artist torinese 38enne Vesod Brero concluderà entro sabato 27 aprile.
Per capire meglio gli obiettivi del progetto e le varie tappe dell’iter che ha portato alla selezione dell’artista, abbiamo fatto una chiacchierata con Marzia Bolle, fra i partecipanti all’iniziativa.

UNA RETE A FORMA DI ITALIA
Acronimo di Operatori per la Creatività Urbana tra Lavoro e Utilità Sociale, Oculus è il primo programma nazionale destinato a formare una figura professionale – quella dell’operatore per la creatività urbana – che faccia da supporto tecnico e logistico all’organizzazione di eventi, in un settore oggi sempre più vivace.
Marzia ci spiega che il programma, finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio e vincitore del bando nazionale Giovani Talenti, si è posto l’obiettivo di attivare un percorso di formazione, tutoraggio e stage per realizzare un appuntamento artistico nazionale e, in seguito, cercare di dare vita a un’Associazione per la Creatività Urbana. Nel settore infatti non sono attualmente previsti percorsi di formazione e l’inserimento di tale figura professionale nel mondo lavorativo è tutt’altro che semplice, per cui l’intento di Oculus è quello di diventare una piattaforma permanente per riuscire finalmente a colmare queste mancanze.
Ma come nasce e come si evolve un progetto simile? «Oculus si sviluppa dalla collaborazione fra diverse realtà italiane – dice Marzia – e l’idea nasce dal laboratorio di Servizio Civile Amesci e l’Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana Inward, che hanno successivamente costruito una rete di partnership con alcune Associazioni per la Creatività Urbana (ACU) sparse per l’Italia, come Il Cerchio e le Gocce di Torino, Xpression di Bergamo e Macross di Trieste, oltre all’associazione culturale Khorakhané di Abano Terme».

LE TAPPE DEL PROGETTO
Fra ottobre e novembre del 2018, Oculus ha promosso un bando per selezionare 40 giovani talenti di età compresa fra i 20 e i 35 anni, che fossero laureandi, laureati o specializzandi nei campi della creatività, delle arti visive, del web, della comunicazione, della grafica e delle tecnologie applicate all’industria culturale.
«Dopo la selezione – continua Marzia – abbiamo frequentato un corso di formazione articolato in 7 moduli e condotto da un team di esperti di Urban Art». I corsi hanno approfondito tutti gli aspetti della creatività urbana, dalla storia del fenomeno ai rapporti con le realtà locali, dalla logistica alla comunicazione (ufficio stampa e pagine social) alla sicurezza degli eventi. Al centro di tutto l’obiettivo di organizzare in ogni suo aspetto la fase finale del progetto: produrre una grande opera di creatività urbana in un comune italiano.
«Infine, dopo due mesi di tutoraggio – conclude Marzia – abbiamo scelto Vesod Brero come artista incaricato di realizzare l’opera fra il 23 e il 27 aprile e al termine del progetto creeremo una nuova Associazione per la Creatività Urbana (Acu), che sarà inserita nella rete nazionale DoTheWriting!».

VESOD BRERO: FRA TORINO, PADOVA E IL MONDO
Alle ore 18 del 27 aprile, davanti alla torretta di Codalunga a Padova, Vesod svelerà al pubblico il suo ultimo murales: una rivisitazione della Cappella degli Scrovegni.
L’artista vive e lavora a Venaria Reale e ha già partecipato a importanti progetti italiani e internazionali, fra cui anche TOward 2030. What Are You Doing?, per il quale ha realizzato un’opera sul Campus Universitario Luigi Einaudi. Figlio di un pittore surrealista, verso la fine degli anni ’90 approda al mondo dei graffiti per poi passare alla street art, pur non abbandonando mai del tutto certe influenze rinascimentali e futuristiche. Appassionato di geometrie, attualmente dipinge sui muri di mezzo mondo.

 

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Categorie: Cultura

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