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3 Giugno 2019
Al Mugello per il Gran Premio d’Italia
Una festa della Repubblica emozionante tra gli appassionati di moto per seguire la gara con il rettilineo a percorrenza più veloce di tutto il Mondiale, dove trionfa la Ducati di Petrucci
Alessio Colella
Domenica 2 giugno, circuito del Mugello. La nostra giornata inizia con le parole di un veterano delle corse, che ci dice: «Qui in Toscana esiste un detto: al Mugello non si dorme mai. È pieno di giovani che si accampano dal primo giorno e fanno festa per tutto il fine settimana. In Europa esistono solo altri due circuiti con questo spirito e sono in Francia e in Germania». Un’altra persona mi fa presente: «Mugello? Mugiallo! Qui tutti tifano Valentino Rossi».
Infatti appena arrivato al circuito, trovo decine di migliaia di tifosi italiani e stranieri con la maglia gialla, tutti a supportare il loro idolo. Rappresentati anche con una buona percentuale il rosso Ducati e il blu Suzuki, i cui tifosi hanno preparato un’apposita scenografia in onore dei propri piloti Rins e Mir. Un po’ meno numerosi i supporter di Marquez, che corre nettamente fuori casa. In ogni caso il Motomondiale è una festa, con veri appassionati che seguono i propri piloti preferiti durante tutta la stagione.
Alle 11 si disputa la gara di Moto 3: i sorpassi sono davvero tantissimi e Arbolino riesce a superare Dalla Porta proprio sul traguardo, aggiudicandosi la gara per appena 29 millesimi. Subito dopo la Moto 2, che vede come protagonisti i fratelli di due big come Marquez e Rossi. Alex Marquez passa in testa dopo qualche giro chiudendo al primo posto in seguito a una gara pressoché controllata, subito dietro di lui Luca Marini, fratellastro di Valentino.
Alle 14 i tifosi accolgono il loro Dottore tra gli applausi durante il warm-up lap, ma la sua posizione in griglia di partenza è la diciottesima. Al via Marquez parte dalla pole, ma è subito insidiato dalle Ducati dei due italiani, Dovizioso e Petrucci. Rins, partito dalla settima fila, riesce a suon di sorpassi a raggiungere la prima posizione per qualche istante, ma le Ducati e la Honda lo passano sul rettilineo, non permettendogli di finire sul podio.
Delusione per Rossi che, dopo essere andato lungo insieme a Mir a pochi giri dall’inizio, perde l’anteriore della moto finendo a terra senza conseguenze, ma deve abbandonare la gara per l’inevitabile tristezza di tutti i suoi fan. A poco dal termine, Marquez dalla terza posizione supera le due moto italiane in un colpo solo, ma Petrucci subito gli mette il muso davanti, mentre Dovizioso prova a sorpassarlo fino all’ultimo, invano.
Al termine della gara, come di consueto, tutti i cancelli si aprono per consentire al pubblico di assistere ai festeggiamenti del podio direttamente dalla pista. Qualcuno inizia a correre per arrivare in prima fila, mentre altri si dirigono in pista con più tranquillità, soltanto per provare l’emozione di camminare dove poco prima i piloti sfrecciavano a oltre 355 km/h.