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24 Dicembre 2019

I racconti di “Buonanotte? Buon lavoro!”: Nadia, barista del chiosco

Le lunghe ore notturne non sembrano turbare il suo spirito. Un’altra storia di giovani lavoratori e volontari che di notte svolgono attività indispensabili per il benessere della comunità

Mario Acciaro

Nadia barista del chiosco

Nadia, barista del chiosco (foto di Federico Mereu)

Nadia lavora al chiosco Il Ritrovo nel cuore del parco del Valentino. Ogni notte, dalle 22 alle 6 del mattino, prepara panini e caffè per gli affamati avventori del locale, che trovano un momento di ristoro e un sorriso sul volto amichevole di Nadia. Quando le chiediamo perché faccia questo lavoro lei ci risponde con una semplicità disarmante: «Perché mi piace».

Qualcosa sul volto di Nadia rivela la pacatezza del suo animo, mentre osserva il fiume che scorre lento poco più in basso. Vive in Italia da tredici anni e svolge questo lavoro dal suo arrivo. Non ha mai pensato di cambiare e scherza con noi dicendo che rimarrà al chiosco fino alla pensione.

Le lunghe ore notturne non sembrano turbare il suo spirito, come dice lei «è solo questione di abitudine». Mentre il neon blu sfrigola sulla veranda del chiosco Nadia ci racconta di avere desideri semplici e comuni a chiunque: mettere su famiglia e vivere a pieno la propria vita. Ma il suo volto non comunica rassegnazione quanto serenità, dai suoi occhi traspare la semplicità di una vita come tante alla ricerca della felicità e, forse, ad essa più vicina di altri.

Lasciamo Nadia ai suoi compiti e mentre contempliamo l’oscurità silenziosa della notte, ci riscopriamo più vicini a lei di quanto non pensassimo.

 

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Categorie: Lavoro

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