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23 Luglio 2020

Arte ed emozioni in Cascina Roccafranca

Fino a settembre la Casa del quartiere di Mirafiori nord propone alcune serate ideate da giovani che si sono sperimentati nella progettazione culturale

Noemi Casale

Entrata Cascina Roccafranca

Oggi iniziano le serate alla Cascina Roccafranca (ph. @jacopodurin)

Stasera iniziano gli appuntamenti estivi in Cascina Roccafranca, curati dal tavolo di lavoro under 30 Eroi per Casa, promosso e finanziato con il contributo dalla Compagnia di San Paolo all’interno del bando Open Community.

Il progetto si compone di quattro serate, due a luglio e due a settembre. Protagonisti dell’evento inaugurale di questa sera i tratti di Lavinia Buffa e la musica dei Flatmates 205, che accompagneranno dalle 18 l’aperitivo nel cortile della Cascina. Si prosegue poi la prossima settimana, giovedì 30 luglio, con lo spettacolo Segni particolari del duo Caruso/Barducci e i workshop Bolle di sapone di Sara Soriente e Archeologia della memoria di Christian Nirvana Damato.
Gli ultimi appuntamenti sono due serate consecutive: giovedì 10 settembre si accenderà il portale luminoso di Kaneko Studio e si parteciperà al progetto interattivo TeLaSenti? dei Baba Zöna e all’installazione Zona di Sconforto di Veridiana Ranieri, mentre venerdì 11 settembre, dopo lo show A scuola di immagini de La Ciurma Productions, il portale luminoso si spegnerà per dare appuntamento agli eventi dei mesi successivi.

Il programma è il frutto della progettazione culturale di un gruppo di giovani che da gennaio ha lavorato in presenza e a distanza (la quarantena non ha impedito di continuare) costruendo il cartellone da zero. Una di loro, Sveva, ci dice: «Sono approdata all’iniziativa tramite una call online e l’occasione è arrivata proprio in un momento in cui, quasi terminati gli studi, cercavo un’esperienza concreta da cui imparare e che mi facesse mettere in gioco». Jacopo invece è arrivato in modo diverso: «Ho deciso di partecipare alla call quando sul finire del mio anno di Servizio Civile in Cascina Roccafranca mi è stato proposto di aderire a questo tavolo di lavoro».

Il primo passo è stato quello di costruire un’identità collettiva, cerando di scoprire i punti in comune e le differenze tra i vari componenti del gruppo, per valorizzare ciascuno in ogni fase. Di pari passo è andata la conoscenza della realtà di Cascina Roccafranca e più nello specifico del progetto Eroi per casa, per mettere le basi del primo risultato da raggiungere: lanciare una call per artisti che partecipassero alla rassegna.

Il risultato di quattro mesi di incontri intorno al tavolo rotondo della Cascina e nelle room delle piattaforme digitali è stata l’individuazione dei tre punti cardinali attorno ai quali è stata costruita la call: creare uno spazio di espressione per artisti under 35, proporre eventi in cui mescolare diverse espressioni artistiche e costruire dinamiche di coinvolgimento del pubblico. A legare tutte le esibizioni, il tema delle emozioni.
La call è rimasta aperta circa un mese e mezzo e il lavoro del team è proseguito con la selezione degli artisti pensando le serate in modo da far dialogare diversi linguaggi espressivi.

La progettazione culturale può essere dunque vista come un viaggio che inizia dalla conoscenza dei compagni di avventura e della realtà in cui si lavora, passa attraverso creatività, logistica e comunicazione, per arrivare a promuovere l’arte in tutte le sue forme.

 

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Categorie: Cultura

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