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28 Gennaio 2021

Le nuove regole per studiare nel Regno Unito

In una pagina web di InformaGiovani tutte le informazioni su università e college e i visti necessari dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea

Silvia Bruno

Cortile Università di Oxford

L’Università di Oxford

La Brexit ormai è una realtà, che dallo scorso 1° gennaio ha modificato molte norme per chi vuole andare a lavorare o completare la propria istruzione in Inghilterra, Galles, Scozia o Irlanda del Nord. Oggi parliamo di questo secondo caso, prendendo spunto dalla pagina informativa Studiare nel Regno Unito a cura di InformaGiovani.

In Gran Bretagna dopo quelle che per noi sono le scuole superiori si può continuare con la Higher Education, suddivisa in un’istruzione universitaria o di tipo professionale.
La prima è riconosciuta come una delle migliori al mondo, in grado di attirare ogni anno 450mila studenti da ogni continente, grazie anche alla presenza di un corpo docenti internazionale. Esistono due tipi di istituti, i College (che abbinano alla didattica un’esperienza lavorativa) e le University.

Queste ultime offrono percorsi accademici strutturati in tre livelli: First o Undergraduate Degree (laurea di primo livello in cui si approfondiscono una o più materie conseguendo un Bachelor of Arts, Science, Engineering ecc.), Higher Degree o Postgraduate Degree o Master (che si conclude con una tesi di ricerca) e il PhD/Dphil o Doctorate of Philosophy, il più alto livello di studio raggiungibile in un determinato ambito.
L’istruzione professionale superiore è invece impartita dai Further Education College, istituti di formazione per adulti con corsi di uno o due anni basati su un sistema chiamato National Vocational Qualifications, che certifica le competenze acquisite e consente l’eventuale iscrizione all’università.

Per iscriversi alle University o ai College in genere agli studenti italiani come titolo basta il diploma di scuola superiore, ma è necessaria un’ottima (e certificata) conoscenza dell’inglese. Le condizioni di ammissione sono diverse a seconda degli istituti, che applicano una rigorosa selezione in base a titoli e qualifiche.

Dal punto di vista amministrativo però le domande di ammissione – da presentare tra settembre e gennaio – devono essere presentate sul sito Ucas (Universities and Colleges Admissions Service), dove è buona norma allegare inoltre il curriculum, una presentazione e, se possibile, una lettera di referenze scritta da un proprio docente. Sullo stesso portale sono disponibili anche molte informazioni su costi, borse di studio e altre forme di supporto agli studenti.

Se il periodo di studio è superiore a 6 mesi, dallo scorso 1° gennaio è necessario inoltre richiedere un visto: ce ne sono di diversi tipi, tutti legati a un nuovo sistema di immigrazione a punti. I requisiti di base sono il passaporto, un’età minima di 16 anni, l’iscrizione a un corso in un istituto accreditato, denaro sufficiente al proprio sostentamento e, in alcuni casi, la conoscenza dell’inglese al livello B2.

Esiste quindi lo Student Visa per frequentare college e università (al costo di 348 sterline più una cifra per l’accesso al Sistema Sanitario Nazionale), il Graduate Visa per laureati (disponibile da giugno 2021, permetterà di cercare lavoro per due anni) e lo Short-term Study Visa (186 sterline più il supplemento sanitario), per seguire corsi di inglese fino a un massimo di 11 mesi. Tutti i visti si richiedono online tramite app.

Certo, ora è più complicato andare a studiare nel Regno Unito; resta da vedere se il prestigio delle università inglesi sarà più forte della Brexit.

 

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