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23 Marzo 2021

Facciamoci trasportare dai Venti dell’Ambiente

Il Polo del ‘900 fa incontrare arte, tecnologia e impegno green in un ciclo di eventi al via da domani sulle sfide della transizione ecologica

Fabiana Re

Disegno di soffione e scritta I Venti dell'Ambiente

La rassegna I Venti dell’Ambiente è organizzata dal Polo del ‘900

Avete mai sentito parlare di meteorologia sociale? Se l’accostamento di queste due parole vi suona nuovo e ardito, non potete perdere I Venti dell’Ambiente, rassegna di appuntamenti che da domani al mese di ottobre affronterà il tema cruciale del cambiamento climatico con una speciale attenzione alle sue interconnessioni con società e cultura.
Il percorso è promosso dal Polo del ‘900, centro culturale ospitato nel complesso Juvarriano dei Quartieri Militari.

LE CONNESSIONI TRA ARTE, TECNOLOGIA E AMBIENTE
A dare il via alla programmazione è il workshop Arts and technology for Climate Change, in diretta sui canali Facebook e Youtube del Polo domani 24 marzo dalle 17.30.
Il filo conduttore dell’incontro è il ruolo dell’arte e della tecnologia nel sensibilizzare la società sui temi del cambiamento climatico. L’alleanza tra le scienze dure e la dimensione artistica e performativa è fondamentale per comunicare l’importanza della sostenibilità ambientale.
Lo sanno bene i relatori del workshop, tra cui Marco Scotini e Andrea Conte. Il primo è curatore del Pav – Parco Arte Vivente, centro d’arte contemporanea torinese in cui arte, natura, biotecnologie ed ecologia si incontrano, sperimentando nuove forme di interazione. Il secondo, noto sulla scena artistica internazionale come Andreco, nelle sue opere mescola competenze da dottorato in Ingegneria Ambientale alle arti visive.
Il workshop nasce dalla collaborazione con Nesta Italia, organizzazione no profit che ha importato nel nostro Paese un nuovo approccio all’innovazione sociale, nell’ambito del progetto europeo S+T+ARTS. L’acronimo sta per Science + Technology + the Arts, ma gli starts sono anche i nuovi inizi e le prospettive che si aprono applicando l’innovazione tecnologica ai bisogni della società. Finanziato dalla Commissione Europea, il progetto nasce proprio per rafforzare l’alleanza tra tecnica, scienza e arti al servizio dello sviluppo umano.

GLI EVENTI DEI PROSSIMI MESI
Il programma I Venti dell’Ambiente riprenderà poi con un’intensa serie di eventi tra maggio e ottobre. Cineforum, talk e workshop affronteranno la sfida ecologica con modalità di fruizione online e dal vivo, coinvolgendo nei mesi estivi il cortile del Polo del ‘900 e la Piazzetta della Repubblica. Momento clou sarà l’inaugurazione di Antitesi, progetto artistico di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico nato dalla commistione di una pianta e un’intelligenza artificiale.
A far da sfondo all’intero progetto vi è l’idea che, per effettuare la tanto acclamata transizione ecologica, sia necessaria in primis una transizione culturale. Non basta istituire un nuovo Ministero che, a colpi di tecnica e digitalizzazione, crei un’economia più green. Lo ha magistralmente spiegato su Altraeconomia Paolo Pileri, di recente ospite all’evento Piemonte 2027. Scrive il docente di Pianificazione territoriale: “La transizione ecologica è cruciale per il 2021, ma deve accadere dentro di noi e non solo fuori da noi, con qualche protesi. La transizione non è merce, un pannello solare o un e-monopattino ma è, prima, il senso profondo su cui poggiare per sempre l’abitare la terra”. Occorre concettualizzare i limiti allo sviluppo ed è qui che il ruolo della cultura diventa cruciale.

IL PROGRAMMA CULTURALE DEL POLO DEL ‘900
I Venti dell’Ambiente rientra nel programma culturale 2021 Dove portano i Venti ideato dal Polo del ‘900 e dai suoi 22 enti partner. Il progetto vuole costruire un ponte tra passato e futuro, per reagire di fronte a crisi, transizioni e opportunità del nuovo decennio. Il 2020 è stato un anno “sospeso” e ora occorre un nuovo sguardo sul domani.
Le parole del direttore Alessandro Bollo sintetizzano l’obiettivo del centro culturale: «Cominciare un percorso insieme che indaghi i problemi più urgenti del presente e che, con la stessa urgenza, trovi delle risposte per spostare anche di un solo centimetro la direzione in cui vogliamo che vada il decennio a venire».

 

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Categorie: Ambiente

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