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10 Maggio 2021

Un fumetto spiega ai bambini cubani la sperimentazione dei vaccini

Le vignette informano i più piccoli sui progressi contro il Coronavirus compiuti sull’isola, che sta lavorando alla produzione di nuovi sieri

Valeria Guardo

Fumetto di dottoressa che riceve vaccino

Il fumetto cubano che spiega la sperimentazione dei vaccini

Cuba è l’unico paese dell’America Latina ad aver scommesso sullo sviluppo autonomo di ben quattro possibili vaccini contro il Covid-19, di cui due stanno attualmente affrontando la fase 3 della sperimentazione: Abdala (testato da 48.000 persone dislocate tra le province a oriente dell’isola) e Soberana 02, che prova la sua efficacia su 44.010 soggetti a L’Avana e 100.000 in Iran.
Per quest’ultimo lo stadio attuale, prima di una diffusione più capillare e ufficiale, è oggetto di un fumetto per bambini realizzato dal vignettista Wimar Verdecia.

Si tratta di un libricino illustrato che i più piccoli potranno colorare seguendo l’avventura della dottoressa Clara mentre riceve la prima dose della profilassi.
All’inizio la protagonista deve affrontare un colloquio con un altro medico e un’infermiera, la quale prende nota dei suoi dati e dei valori della pressione arteriosa su un formulario che la stessa Clara firmerà, acconsentendo alla somministrazione delle tre dosi previste. Successivamente accede a una seconda sala dove l’attendono altre due infermiere, una delle quali le applicherà la dose. Attenzione, però, perché potrebbe essere sia il vaccino che un placebo
In entrambi i casi, Clara dovrà comunque attendere in una terza sala per circa un’ora, affinché altri operatori sanitari monitorino se vi sono o meno effetti immediati evidenti e le misurino nuovamente la pressione e la temperatura, prima di congedarla e darle appuntamento dopo 28 giorni per la seconda dose.
Il fatto che la protagonista della vicenda sia una dottoressa non è un caso: già nella prima fase sperimentale del vaccino, infatti, delle 74.665 persone testate la maggioranza faceva parte del personale medico pubblico dell’Avana.

L’idea del fumetto è posteriore alla pubblicazione di uno studio condotto da due ricercatrici, Anette Jiménez e Yeisa Sarduy, che rivela come i bambini al giorno d’oggi risultino fin da subito interessati all’interazione con più di un dispositivo video (smartphone, tablet, televisione,ecc.) e ciò sarebbe tanto più evidente da un anno a questa parte con le scuole del Paese ancora chiuse.
Per non focalizzare le attenzioni dei minori in tema di vaccini sui social, che come sappiamo non sono sempre attendibili, la rivista online indipendente Periodismo de Barrio ha quindi messo a disposizione la storia illustrata, che insegna ai più piccoli l’importanza del metodo scientifico e spiega le fasi che rendono sicuro il vaccino.

Se Soberana dovesse essere approvato, si tratterebbe del primo siero anti-Covid completamente latinoamericano.
Mentre Cuba sta impiegando tutte le sue forze in campo scientifico per lo sviluppo di una propria profilassi, altri 37 paesi dell’America centromeridionale hanno optato per l’inserimento nel programma Covax, un piano di distribuzione internazionale tra i paesi a medio e basso sviluppo economico delle dosi di diversi vaccini finora sviluppati da Usa, Cina, Russia ed Europa.
Perché Cuba non si è inserita nel programma? Secondo le autorità, non solo il paese può contare su tutta la tecnologia necessaria allo sviluppo di suoi antidoti, ma sarebbe anche in grado di produrre 100 milioni di dosi. Questa quantità permetterebbe sicuramente di coprire l’intera popolazione (pari a circa 12 milioni di persone), proposito che il governo intende raggiungere, nel più ottimistico dei casi, entro la fine dell’anno.

 

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Categorie: Cultura

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