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26 Maggio 2021

Plogging: correre raccogliendo rifiuti

Dalla Svezia arriva il nuovo sport che unisce benessere fisico e rispetto per l’ambiente, anche attraverso iniziative per incentivare il turismo sostenibile

Valeria Guardo

Ragazza runner con sacco immondizia - plogging

Il plogging unisce la corsa alla raccolta dei rifiuti

Far combaciare sport e amore per il territorio in un’unica attività: è questo il proposito del plogging, la disciplina che unisce la corsa (o una passeggiata a ritmo sostenuto) alla raccolta dei rifiuti abbandonati.
L’idea nasce in Svezia da Erik Ahlström il quale, stufo di vedere attorno a sé bottigliette di plastica, carte e quant’altro mentre va a correre per le strade di Stoccolma, decide che è ora di agire per smuovere le coscienze dei suoi connazionali. Fonda così il movimento Plogga, meglio noto internazionalmente come plogging, parola che unisce il termine svedese plocka upp che significa “raccogliere”, e l’inglese jogging.

Il principio è molto semplice: si corre o si cammina da soli o in gruppo in città, parchi o percorsi di campagna, muniti di un paio di guanti mediamente spessi e resistenti, una busta di plastica porta-rifiuti e l’occorrente per l’attività fisica (scarpe comode, vestiti adeguati, acqua, ecc.).
Per essere dei plogger impeccabili, potreste anche dotarvi di una pinza pieghevole per raccogliere vetri, carte e mozziconi di sigaretta in modo più sicuro, evitando così il contatto diretto con il rifiuto e spiacevoli traumi muscolari se correte velocemente. È un attrezzo che si trova facilmente e a prezzi contenuti nei negozi di articoli da giardinaggio, ferramenta o su siti di e-commerce.

L’iniziativa, che in poco più di due anni ha contagiato l’Europa, è stata accolta positivamente anche nel nostro paese, tanto che l’Agenzia Nazionale per il Turismo (Enit) l’ha promossa come pratica volta a favorire il turismo sostenibile del nostro territorio, grazie a un progetto cofinanziato dall’Ue che si chiama Eu Eco-Tandem.
Si tratta di una rete europea che unisce varie piccole e medie imprese turistiche in un percorso patrocinato dall’Unione di turismo rispettoso non solo dell’ambiente, ma anche delle persone e delle loro culture, valorizzando al tempo stesso la filiera turistica e il rapporto di collaborazione tra questa, le start up e le professioni innovatrici di diversi settori, in una relazione di mutuo beneficio (tandem, appunto).

Il plogging è un modo di sensibilizzare le persone ai problemi derivanti dall’abbandono indiscriminato di rifiuti nell’ambiente circostante: si stima che entro il 2050 ci sarà più plastica che pesci in mare e questo è tanto più preoccupante per chi, come gli italiani, vive nel bacino del Mediterraneo, dove le correnti e il minimo ricambio di acque dall’oceano contribuiscono a riportare sulle coste fino all’80% dei materiali plastici dispersi.
Il problema non riguarda solo le zone costiere ma paesi interi, comprese le aree nell’entroterra perché i rifiuti plastici più piccoli e leggeri vengono trasportati per diversi chilometri sia dal vento che dalle acque reflue. Il problema della dispersione in mare è particolarmente grave poiché qui è dove è più difficile recuperare gli oggetti di scarto che, insieme alle microplastiche (la frazione più piccola di questi materiali) causano problemi gravissimi alla fauna selvatica e, conseguentemente, a noi.

Inoltre, ci sono altri due aspetti da considerare: il primo riguarda i costi di pulizia delle strade, raccolta e smaltimento dei rifiuti, il cui incremento fa aumentare le spese. Il secondo prende ad esempio la cosiddetta Teoria delle finestre rotte avanzata da James Q. Wilson e George L. Kelling, secondo la quale disordine urbano, deturpazione dei luoghi di interesse comune e piccoli atti vandalici innescano comportamenti anti-sociali e criminalità aggiuntiva.

Quindi ci sono molti buoni motivi per mantenere strade e spazi naturali puliti.
Se volete essere aggiornati sulle iniziative di plogging nel nostro paese vi consigliamo di dare uno sguardo ad alcune risorse in rete, come il gruppo Facebook Plogging Italia e i siti web ThePloggers.it e Miattivo.org, e vi segnaliamo due date in Puglia a giugno e luglio per abbinare sport, volontariato e mare in vacanza.

 

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Categorie: Ambiente, Sport

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