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22 Giugno 2021

Vibo Valentia è la nuova Capitale italiana del Libro

La città calabrese si è aggiudicata il titolo istituito lo scorso anno dal Ministro Franceschini nel pieno della pandemia

Giovanni B. Corvino

Manifesto Vibo Valentia Capitale italiana Libro

Vibo Valentia è Capitale italiana Libro 2021

Per il 2021 il titolo di Capitale italiana del Libro e il relativo contributo di 500mila euro sono andati a Vibo Valentia, città calabrese con poco più di 30mila abitanti che ha prevalso sulle altre candidate Ariano Irpino, Caltanissetta, Campobasso, Cesena e Pontremoli.
A comunicare le motivazioni circa l’assegnazione è stato lo stesso Ministro della Cultura Dario Franceschini, ideatore dell’iniziativa, asserendo che la città: «si è distinta per la qualità delle proposte presentate, esposte con chiarezza, in cui si fondono rigore ed entusiasmo. L’idea di base nell’introduzione al progetto che ha vinto è di fare entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone. Un concetto che siamo certi verrà tradotto in comportamenti virtuosi destinati a lasciare un’impronta duratura».

Il cartellone di eventi di Vibo Valentia è già partito. L’obiettivo è realizzare proposte provenienti non solo da associazioni e istituzioni culturali, ma anche dai singoli cittadini con idee innovative.
Uno dei primi appuntamenti è stato la presentazione, in anteprima nazionale lo scorso 14 giugno, del libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie, in cui è intervenuta anche la Sindaca Maria Limardo, che sul titolo di Capitale italiana del Libro ha dichiarato: «Sono emozionata come non mai. Stiamo facendo un grande percorso come amministrazione per il riscatto della nostra comunità, perché la mia città è sempre stata considerata ultima in tutte le graduatorie e noi dobbiamo essere orgogliosamente i primi o comunque concorrere orgogliosamente, a testa alta, in Italia e nel mondo perché la città di Vibo Valentia è bella, ricca, piena di patrimonio e di straordinarie bellezze, ma soprattutto – ha continuato – è fatta di tanta bella gente che legge, che scrive, che ha la consapevolezza e il senso identitario dell’appartenenza al luogo. Siamo certi che con questo incoronamento di oggi, Vibo sarà portata per una volta agli onori della cronaca».

L’idea di una Capitale italiana del Libro nasce nel periodo di lockdown del 2020 su proposta del Ministro Franceschini, che nomina Chiari, in provincia di Brescia. L’assegnazione è diretta – quindi senza procedura pubblica – data la mancanza di tempo per seguire le procedure previste dalla norma e considerati i meriti di diffusione e preservazione della cultura letteraria chiarese nonostante l’emergenza Covid.

Il progetto deriva da un’esperienza molto importante, la Capitale italiana della Cultura, che a sua volta parte dall’idea della Capitale europea della Cultura. Come ha spiegato il Ministro: «Abbiamo visto che questo tipo di procedure mette in moto un meccanismo assolutamente virtuoso di identificazione della comunità locale nella competizione, la progettazione di un disegno complessivo legato al tema, in questo caso al libro, l’incrocio tra pubblico e privato. E la competizione è un momento importante non soltanto per la città vincitrice – ha concluso – ma anche per tutte quelle altre che partecipano perché il meccanismo virtuoso produce risultati che restano nel tempo».

Fino all’11 luglio i comuni possono presentare domanda per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana del Libro 2022.
Relativamente al Piemonte, nelle scorse settimane la città di Ivrea ha comunicato la propria intenzione di candidarsi poiché, come sostenuto dal Sindaco Stefano Sertoli: «Il valore umano e civico legato alla lettura, che fa da sfondo e da volano a questo progetto, è legato indissolubilmente alla storia di Ivrea. La lettura in questo senso viene intesa come strumento di cittadinanza attiva o processo di alfabetizzazione civica che si realizza a partire dalle relazioni. La presentazione della candidatura è infatti anche una bella occasione per ricostruire una rete preziosa che rappresenta una delle principali ricchezze della nostra comunità».

Non resta quindi che fare i migliori auguri a tutte le città che parteciperanno alla competizione.

 

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Categorie: Cultura

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