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18 Agosto 2021
Andar per cascate
Alcune in Piemonte sono facilmente raggiungibili e regalano passeggiate nella natura, visite culturali e possibilità di fare il bagno
Adriana Scatolone
Avete voglia di aria fresca e panorami mozzafiato, senza però allontanarvi dal Piemonte? Dopo il trekking oggi vi proponiamo alcune suggestive cascate presenti nella nostra regione. Pronti per rilassarvi dopo una bella camminata, abbandonandovi allo scrosciare dell’acqua?
NEI PRESSI DI TORINO
Partendo dalla provincia di Torino, nella Valle dell’Orco rumoreggia la cascata di Noasca, alta 32 metri. Arrivati nell’omonimo minuscolo borgo, dove si può parcheggiare, si prosegue su un sentiero ben indicato e dopo appena 5 minuti di cammino si giunge al primo punto panoramico. Per i più esperti è possibile proseguire e godersi un vero e proprio spettacolo: infatti camminando sotto una grotta si può passare attorno al salto dell’acqua seguendo una traiettoria ad anello, così da poterlo ammirare anche posteriormente. Ovviamente lo scroscio può bagnare la roccia che quindi risulta spesso scivolosa, pertanto bisogna prestare la massima attenzione.
In Val Susa inoltre, le cascate di Novalesa sono un’altra meta facilmente raggiungibile, almeno se ci si ferma alle prime due visibili: dopo una breve passeggiata di un quarto d’ora circa in un semplice sentiero che si dirama in mezzo a un bosco, si arriva ad ammirare i due scrosci. Finita la sosta, è tra l’altro consigliata la visita alla suggestiva abbazia benedettina dell’VIII secolo.
NEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA
Ai piedi del Monte Rosa, in Valle Anzasca, nel borgo di Macugnaga si può ammirare la cosiddetta cascata della Guia, cioè della gola, ovvero l’insenatura in cui scorre il salto d’acqua. La particolarità? Arrivati nei pressi, non si deve perdere l’occasione di visitare la miniera d’oro della Guia, una delle poche in Europa aperte al pubblico. Previa prenotazione sono percorribili alcune gallerie per una lunghezza di 1,5 km, lungo le quali è anche allestita una mostra che racconta il lavoro dei minatori, il loro stile di vita e le tecniche di estrazione. Il prezioso metallo è presente in tutta la valle e le sue acque, confluendo nel Ticino, lo rendono il fiume più ricco d’Italia.
Non lontano, in Val Formazza, nel periodo estivo in determinate fasce orarie ci si può sporgere dal balconcino di legno che si protende sul salto della cascata del Toce, alta ben 143 metri. Date le grandi dimensioni, è anche una fonte di ricchezza importante per la valle, che la sfrutta nel campo della produzione di energia elettrica.
BAGNO TRA LE CASCATE
La gita a una cascata può anche prevedere il bagno in un’acqua fresca e cristallina. È ciò che viene offerto, a pochi chilometri da Torino, nel laghetto naturale della Goja del Pis. In dialetto goja significa piscina e Pis sta ad indicare il getto della cascata che cade dalla parete rocciosa circostante. Per raggiungerla bisogna parcheggiare nel comune di Almese e di lì proseguire a piedi in un sentiero per circa 50 minuti.
Un po’ più distanti sono le Guje di Garavot, in Valchiusella, nel canavese. Il paesaggio è davvero sorprendente: il fiume Chiusella ha infatti scavato nella roccia due gole che formano altrettanti laghetti comunicanti, circondati da pareti dalle caratteristiche pietre levigate e con colori cangianti. Dopo aver percorso un sentiero è possibile sdraiarsi sulle sponde e immergersi nei tratti in cui l’acqua è più bassa.