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27 Agosto 2021

Una vita su quattro ruote: guida alla van life

Soprattutto negli Usa è una scelta sempre più popolare per la libertà che offre, ma nasconde alcune insidie e non è adatta tutti

Fabiana Re

Furgone su strada - Van life

La van life dà libertà ma non è adatta a tutti

Un’esistenza libera e senza radici, minimalista e avventurosa. Si chiama van life ed è un trend negli Stati Uniti. Non si tratta semplicemente di vivere in un furgone, seppur adattato a casa: è un movimento sociale (avete visto il film premio Oscar Nomadland?), uno stile di vita che rompe gli schemi dell’ordinario per abbracciare appunto il nomadismo e il brivido dell’inaspettato.
Su Instagram l’idea romantica della vita sulla strada è alimentata da immagini di camper da sogno posteggiati sotto cieli stellati. La van life però non è soltanto svegliarsi di fronte a una spiaggia nella propria casa a due ruote: richiede grande spirito di adattamento e flessibilità nell’affrontare gli inevitabili imprevisti.

COME INIZIARE?
Per sperimentare lo stile di vita nomade il primo passo fondamentale è procurarsi il mezzo di trasporto. Il van diventerà il proprio compagno più fidato; per contenere i costi è possibile acquistare un furgone e adattarlo per renderlo abitabile. In fondo occorrono poche cose per una vita spartana ma dignitosa: un buon letto, un tavolo, un wc chimico, pannelli solari per assicurarsi l’elettricità, una doccia portatile. Fondamentali anche una piccola cucina attrezzata o fornelli da campeggio.
Una volta allestito il mezzo si è pronti per vivere la strada. Ma come permetterselo? Spesso i van lifer sono “nomadi digitali” e possono lavorare da qualunque angolo del globo dotato di connessione wi-fi e corrente elettrica. In questo senso, lo smart working introdotto a seguito della pandemia potrebbe incoraggiare più persone ad abbandonare la vita sedentaria.
Vivere a bordo di un van inoltre presenta un grande vantaggio: costa poco. Quando si abita in una manciata di metri quadri l’acquisto di nuovi oggetti e vestiti è pura follia. Se si sceglie la sosta libera le spese di pernottamento sono azzerate, restano piuttosto basse se si opta per le comodità del campeggio e diventano irrisorie se confrontate con un affitto mensile o un mutuo, senza ulteriori costi di luce, gas e rifiuti.

LE DIFFICOLTÀ
Prima di disdire il contratto di affitto e darsi all’avventura è meglio considerare anche gli aspetti negativi della van life, perché diamo spesso per scontati gli infiniti piccoli comfort delle nostre abitazioni. Uno su tutti l’acqua potabile, disponibile in quantità illimitata a qualsiasi ora. Chi vive in un furgone solitamente si attrezza con delle taniche capienti da riempire in campeggio o nelle aree di rifornimento.
Un altro dettaglio da non trascurare è la sicurezza nelle ore notturne; soprattutto se si decide per la sosta libera – e se si ha un sonno leggero – i rumori possono sembrare amplificati, presagio di chissà quale pericolo. Infine, anche il tempo meteorologico può trasformarsi in una sfida: i van lifer trascorrono molto tempo all’aperto sia per cucinare che per rilassarsi, ma i giorni di maltempo possono mettere a dura prova i nervi di chi soffre di claustrofobia.

STATI UNITI VS ITALIA
Alla fine la scelta di vivere in un van dipende da un delicato equilibrio tra costi e benefici: si è disposti a sacrificare le comodità quotidiane per la libertà e la semplicità? Prima di fare il grande passo magari è utile sperimentare questo stile di vita in modo temporaneo, in un viaggio di qualche mese o settimana.
La van life “born in the Usa” potrebbe essere però difficilmente adattabile al contesto italiano. Gli sconfinati spazi americani rendono possibile assaporare per davvero il gusto della libertà, campeggiando nella natura incontaminata o in riva all’oceano. In Italia, al contrario, nelle zone più turistiche e costiere l’accesso di camper e simili è spesso mal tollerato o proibito e ci sono meno luoghi in cui fermarsi se non i tradizionali campeggi.
Anche per questi motivi il movimento dei van lifer è al momento meno diffuso che oltreoceano. Sarà solo una questione di tempo?

 

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Categorie: Vacanze-weekend

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