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18 Novembre 2021

La ricerca è accessibile a tutti con GiovedìScienza

Prende il via oggi, in un’innovativa forma mista, la storica manifestazione torinese di divulgazione scientifica giunta quest’anno alla 36a edizione

Adele Geja

Conferenza stampa di GiovedìScienza

Ieri è stato presentato il nuovo programma di GiovedìScienza

Per la prima volta intorno a un unico filo conduttore, la tematica del Naturale e artificiale – complessa dicotomia che accompagna molti aspetti della vita quotidiana – GiovedìScienza inaugura oggi la sua edizione numero 36 con un ricco programma di interventi, che scandiranno le settimane degli appassionati per i prossimi quattro mesi.
Ideata e organizzata da Associazione CentroScienza Onlus, in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi e con il patrocinio della Città di Torino, la manifestazione gode del sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e del contributo, fra gli altri, di Fondazione Crt, Regione Piemonte, Università e Politecnico.

Dopo l’edizione interamente digitale del 2020, quest’anno GiovedìScienza riparte in modalità ibrida (detta phygital, physical + digital) con conferenze dal vivo e in streaming, seguendo un percorso di rinnovamento iniziato sia per far fronte all’emergenza sanitaria, sia per rispondere adeguatamente alla recente trasformazione dell’audience degli eventi, più ampia e differenziata grazie alla rete.
Rimane invariato l’obiettivo: divulgare i risultati più avanzati della ricerca a un pubblico non specialistico, presentando il metodo scientifico in maniera trasparente e accattivante, attraverso conferenze gratuite e aperte a tutti.

Come hanno infatti spiegato ieri durante la conferenza stampa i tre nuovi giovani conduttori degli appuntamenti – Alberto Agliotti, Gianluca Dotti ed Edvige Pezzulli – la pandemia ha stravolto il nostro modo di vivere e ci ha portato a utilizzare sempre di più Internet, fruendo degli eventi culturali in maniera diversa e rendendo la divulgazione scientifica ancora più democratica ed accessibile.
Tuttavia, oltre ad aver avvicinato alla scienza un pubblico nuovo, il Covid ha creato anche diverse insicurezze, facendo spesso dubitare dell’affidabilità delle teorie scientifiche. Per questo motivo, il comitato organizzatore di GiovedìScienza vuole mantenere il digitale, sia come eredità positiva di un periodo drammatico come quello appena trascorso, sia come utile strumento per mettere in luce l’importanza cruciale di una corretta comunicazione scientifica e per fare chiarezza sul ruolo della scienza nella società.

È stato costruito con questo spirito il programma dei 12 eventi, consultabile online, che arriverà fino al 10 marzo 2022, evocando con il filo conduttore scelto il passaggio verso un mondo dove avranno sempre più spazio l’intelligenza artificiale e gli automi.
Tante le tematiche affrontate, a partire dall’incontro inaugurale di stasera alle 17.45 con il fisico Gabriele Fronzé sui cloud, proseguendo tra stereotipi degli algoritmi, organi artificiali, bitcoin, cibo sintetico, big data, robot, molecole sostenibili e cambiamento climatico. Ogni conferenza affronterà argomenti cruciali dell’attuale ricerca scientifica, ma con un impatto diretto sulla vita quotidiana.

L’interazione con il pubblico è sempre stata un ingrediente fondamentale di GiovedìScienza, mantenuto anche nella sua nuova veste ibrida tramite quattro diversi format di conferenze scientifiche partecipative. Quelle più tradizionali si svolgeranno dal vivo nella storica sede del Teatro Colosseo, con prenotazione obbligatoria inviando una mail a gs@centroscienza.it.
Si terranno poi svariati appuntamenti in streaming – tutti disponibili gratuitamente sul sito senza bisogno di prenotare – dallo studio di Taxi1729, società di comunicazione e formazione scientifica, che ospiterà anche il nuovo format Faq (Frequently Asked Questions): qualche settimana prima della conferenza sarà caricato online un breve video introduttivo sul tema previsto, insieme a materiali di approfondimento e a un form dove i partecipanti potranno scrivere le loro domande, che serviranno ai relatori per costruire l’intervento. Questo tipo di incontro non si svolge solo online ma anche sul territorio, con attività nelle scuole e nelle biblioteche.
Infine, si terranno dirette streaming da alcuni centri di ricerca del torinese, come l’Istituto Ircss di Candiolo, il Nico – Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Biotecnologie Molecolari e la Cabina primaria Arbarello di Iren, struttura affascinante unica in Italia e mai aperta prima al pubblico torinese.

Non mancano infine interventi speciali per le scuole. Carriere nella scienza offrirà agli studenti delle superiori la possibilità di ascoltare le testimonianze di alcuni giovani che hanno trasformato la propria passione per la scienza in una professione, mentre con Benvenuti nel mondo di sotto! gli alunni delle elementari e delle medie potranno esplorare le strade percorse dall’energia elettrica dalla centrale di trasformazione di piazza Arbarello all’interruttore di casa.

 

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Categorie: Cultura

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