Home » Cultura » Eutanasia e cannabis: qual è la situazione nel mondo?

21 Febbraio 2022

Eutanasia e cannabis: qual è la situazione nel mondo?

Mentre in Italia sono bocciati i referendum, le norme su fine vita e legalizzazione della marijuana sono diverse da paese a paese

Sara Albanese

Mani che si stringono - Eutanasia

Su eutanasia e cannabis i vari paesi hanno leggi diverse

Il 15 e 16 febbraio scorsi la Corte Costituzionale ha giudicato inammissibili i due quesiti referendari per rendere legali il diritto di decidere, in determinate condizioni, la fine della propria vita e l’uso della cannabis. Le proposte avevano in poco tempo registrato uno straordinario riscontro popolare, finendo al centro del dibattitto pubblico: le firme per il primo avevano superato il milione, mentre quelle sul secondo avevano raggiunto quota 500.000, la cifra limite che avrebbe permesso di andare al voto.
In Italia la conseguenza drammatica della illiceità dell’eutanasia è purtroppo la pratica clandestina, mentre la relazione 2017 al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze  stimava in 6,1 milioni i consumatori di cannabis, sostanza assunta almeno una volta nella vita dal 27% degli europei secondo l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.
Visti questi numeri, per gli Italiani forse la doppia bocciatura della Suprema Corte è un’occasione andata persa, ma qual è la situazione nel resto del mondo su questi temi?

DOVE SONO LEGALI L’EUTANASIA E IL SUICIDIO ASSISTITO
Il primo paese ad aver legalizzato l’eutanasia diretta e il suicidio assistito è stata l’Olanda, approvando una legge nel 2002: il medico di riferimento può porre fine alla vita del paziente quando la sua condizione è valutata irreversibile e insopportabile.
In Svizzera – dove possono recarsi allo scopo anche cittadini stranieri – sono invece consentiti l’eutanasia attiva indiretta (cioè l’assunzione di sostanze che possono ridurre la durata della vita), l’eutanasia passiva, ovvero l’interruzione delle cure e infine il suicidio assistito, dove il ruolo del medico si limita alla preparazione del farmaco, che sarà poi il paziente ad assumere per contro proprio. Anche Belgio, Lussemburgo e Spagna hanno legalizzato l’eutanasia, mentre in Portogallo è attualmente in discussione.
Fuori dall’Unione Europea, in Gran Bretagna è ammessa la sola interruzione delle cure al paziente terminale, mentre il suicidio assistito è legale in alcuni stati degli Usa e in Canada.

DOVE È LEGALE LA CANNABIS
Recentemente, il primo paese europeo ad aver approvato la legalizzazione della cannabis è stata Malta, dove sarà completamente libero l’uso ricreativo per i maggiorenni; la nuova legge consente il consumo e la coltivazione fino a 4 piante, rimane invece vietato il consumo in pubblico e in presenza di minorenni.
Nella Repubblica Ceca è legale avere fino a 15 grammi, è consentito coltivarla per uso personale ma non per la vendita. Il Portogallo ha invece depenalizzato il consumo di tutti gli stupefacenti e in Spagna si può farla crescere ad uso personale mentre l’utilizzo collettivo è permesso nei Cannabis Social Club. In Olanda adottano una politica di tolleranza e la vendita è consentita solo nei coffee shop.
Il primo stato al mondo a legalizzare coltivazione e vendita per i maggiorenni è stato l’Uruguay, dove però bisogna essere iscritti in un apposito albo. L’Argentina permette il possesso fino a 5 grammi per uso privato ed è legale quella per fini terapeutici, anche in Messico è consentita come terapia ma è illegale per uso ricreativo. Negli Stati Uniti risale al 1996 la decisione della California di legalizzarne l’uso terapeutico e nel 2012 in Colorado e Washington un referendum ha reso possibile il consumo di marijuana anche per usi ricreativi. In Corea del Nord, infine, non è considerata una droga e l’uso, secondo alcune fonti, sembrerebbe libero.

 

Tag: , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento