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5 Maggio 2022
Referendum 12 giugno: lavorare ai seggi e temi dei quesiti
Il 10 maggio e il 9 giugno sono i termini per candidarsi come scrutatore e presidente in vista dei cinque quesiti sulla giustizia su cui dovremo esprimerci
Sara Albanese
Domenica 12 giugno si voterà per cinque referendum abrogativi sul tema della giustizia. I cittadini saranno chiamati a esprimersi su sistema elettorale del Consiglio superiore della magistratura (Csm), valutazione delle toghe, abrogazione della Legge Severino, modifica delle misure cautelari e separazione delle carriere dei magistrati.
Le operazioni di voto si svolgeranno in una sola giornata dalle ore 7 alle ore 23 e fino al 10 maggio è possibile dare la propria disponibilità a ricoprire il ruolo di scrutatore, mentre per l’incarico di presidente di seggio la scadenza per le domande è il 9 giugno.
COME DIVENTARE SCRUTATORI E PRESIDENTI
Per candidarsi come scrutatore a Torino occorre essere già iscritti all’omonimo albo ed essere disoccupati, oppure essere nelle liste del Centro per l’impiego della Città Metropolitana, o ancora essere studenti ed avere meno di 30 anni. È possibile comunicare la propria disponibilità compilando la domanda online attraverso lo Spid o la carta d’identità elettronica e il codice fiscale.
L’iter per fare il presidente di seggio è simile a quello dello scrutatore, perché è necessario essere già iscritti all’Albo delle persone idonee all’ufficio di presidente di seggio elettorale, condizione che richiede di far parte delle liste elettorali del Comune e avere il diploma di scuola media superiore. Per il referendum è possibile presentare la domanda scaricando il modulo da inviare a componenti.seggio@comune.torino.it oppure utilizzando le credenziali Spid, Cie, Cns.
In entrambi i casi l’impegno previsto – che prevede un compenso di 104 € per gli scrutatori e 130 € per i presidenti – sarà per il pomeriggio di sabato 11 giugno per la costituzione del seggio e di domenica per tutta la giornata, comprese le operazioni di scrutinio dopo le 23.
I QUESITI
Nel dettaglio, cosa prevedono i 5 referendum?
Per quanto riguarda la riforma del Csm, oggi un magistrato che voglia candidarsi ha bisogno dalle 25 alle 50 firme, vincolo che si vorrebbe eliminare. Il secondo quesito riguarda invece il voto degli avvocati nei consigli giudiziari sulle valutazioni dei giudici; quello sulla Legge Severino propone l’abolizione di ineleggibilità, incandidabilità e decadenza automatica in caso di condanna per rappresentati di governo, parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali.
La modifica sulle misure cautelari limiterebbe la carcerazione preventiva per il pericolo di recidiva solo ai reati più gravi. Infine, per la separazione delle funzioni dei magistrati la proposta è lo stop totale alla possibilità per i magistrati di passare dalla funzione requirente a quella giudicante e viceversa.