Home » Cultura » A Settimo un Museo della Chimica nel nome di Primo Levi

5 Luglio 2022

A Settimo un Museo della Chimica nel nome di Primo Levi

Inaugurato il 1° luglio, si chiama Mu-Ch e si pone l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla scienza con un approccio innovativo

Antonio Tedesco

Ragazza davanti a pannello luminoso tavola elementi

Il Mu-Ch è a Settimo Torinese

“La chimica è l’arte di separare, pesare e distinguere: sono tre esercizi utili anche a chi si accinge a descrivere fatti o a dare corpo alla propria fantasia”. In queste parole di Primo Levi sono racchiusi gran parte dei propositi del Mu-Ch, il Museo della Chimica inaugurato lo scorso 1° luglio a Settimo Torinese.
Sorto nel territorio dell’ex Siva – Società Industriale di vernici in cui lo scrittore lavorò come Direttore del laboratorio chimico – il Mu-Ch si pone l’obiettivo di divulgare la scienza e il mondo delle materie Stem con metodi e approcci innovativi nel segno del divertimento: nato da un’idea del Comune di Settimo e della Fondazione Ecm, è infatti il primo museo d’Europa a proporre un percorso interattivo dedicato alla chimica.

IL PERCORSO DI VISITA
Al piano terra si trovano la reception, il bookshop, la sala conferenze, il C-Lab (un laboratorio scientifico specializzato in chimica) e la sala lettura con il Planetario.
Il primo piano, invece, ospita la vera e propria esposizione, una mostra permanente con dimostrazioni di chimica ed esperimenti – analogici e digitali – che tutti i visitatori possono provare. Il percorso espositivo è diviso in cinque zone. La prima è dedicata agli stati della materia e al mondo dei gas, che il pubblico può scoprire divertendosi attraverso le tappe tra cui, per esempio, la simulazione degli atomi data dalle palline di ping-pong. La Zona 2, una grande casetta, fa immergere in alcuni fenomeni dell’elettrochimica: qui è possibile sperimentare le scariche elettriche con il plasma e la conducibilità elettrica, fino a osservare gli effetti degli elettroni sul corpo umano.
La materia è invece il tema della Zona 3, in cui si può giocare con la densità, esaminando le forze di coesione e di adesione che si creano tra atomi e cosa possono generare, come ad esempio le bolle di sapone. Ampio spazio è anche dedicato ai metalli e a vari tipi di materiali. Acqua e Dna, ovvero le più importanti molecole per la vita umana, sono oggetto della Zona 4, allestita completamente per la loro scoperta. Verso la fine della mostra, nella Zona 5, si possono invece sperimentare le reazioni chimiche.

L’IMPORTANZA DI PRIMO LEVI
Al primo piano si trova inoltre l’ufficio di Primo Levi, allestito su progetto dell’architetto Cavaglià e realizzato da Ars Media. La ricostruzione ha lo scopo di far conoscere la vita e l’opera dello scrittore: attraverso testi, immagini e un filmato viene illustrata la sua figura poliedrica di testimone della Shoah, autore di classici della nostra letteratura, uomo di scienza e intellettuale interessato a molti temi. Di tutte queste dimensioni della sua figura sono proposti aspetti di rilievo. In particolare, è messa in risalto l’importanza che Levi attribuiva al lavoro nella vita e nell’esperienza degli esseri umani e, nel suo caso, al rapporto diretto con la materia – spesso di sfida e di lotta – che la sua professione di chimico industriale gli consentiva.
«Il richiamo nel Mu-Ch all’esperienza di Primo Levi – sottolinea Fabio Levi, Presidente del Centro Studi Internazionale sul chimico-scrittore – va ben oltre il ricordo della presenza alla Siva di una personalità così importante. Primo Levi, come ricorda egli stesso nel suo libro autobiografico Il sistema periodico, sin da ragazzo aveva avuto una vera passione per la chimica, tanto da farne la propria professione per tutta la vita. Ma non solo: nella chimica egli aveva trovato una fonte straordinaria di conoscenza della realtà – continua il Presidente – che gli sarebbe stata utilissima anche nel suo lavoro di scrittore e cui avrebbe attribuito un particolare valore formativo nel rapporto con i più giovani. Che dunque oggi nel Mu-Ch si riprendano in mano i suoi libri potrà senz’altro aiutare a scoprire aspetti della chimica che vanno al di là della sua dimensione più propriamente tecnica».

 

Tag: , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento