Home » Lavoro » Dal Comune un nuovo corso per Oss
25 Gennaio 2023
Dal Comune un nuovo corso per Oss
Ancora pochi giorni per iscriversi alla selezione per il percorso formativo di 1.000 ore che rilascia la qualifica di Operatore socio-sanitario
Silvia Bruno
Fino al prossimo 30 gennaio la Sfep – Scuola Formazione Educazione Permanente della Città di Torino raccoglie candidature per le prove di selezione di un nuovo corso per Oss – Operatore socio-sanitario: 1.000 ore in tutto – 545 di teoria, 440 di pratica e 15 per l’esame finale – al termine delle quali è rilasciata la relativa qualifica professionale.
Come requisiti, oltre alla maggiore età sono richiesti la cittadinanza italiana o di un paese Ue (oppure un permesso di soggiorno) e la licenza media o titolo equivalente come grado minimo di istruzione.
Il corso è gratuito per chi ha una certificazione Isee fino a 10.000 €, oppure ha un costo di 750 o 1.500 € a seconda che l’indicatore economico sia inferiore o superiore a 20.000 €; in ogni caso il pagamento della quota riguarderà chi avrà superato la selezione, che consiste in un test scritto di cultura generale.
Per fare domanda occorre utilizzare l’apposito modulo online, da compilare entro le 9 del 30 gennaio.
Ma che cosa fa un Operatore socio-sanitario? Come si può leggere sulla pagina di TorinoGiovani dedicata a questa professione, si tratta di un profilo sempre più richiesto soprattutto in strutture come ospedali, residenze assistenziali per anziani, centri diurni e comunità alloggio per persone disabili.
Parliamo di un lavoro certamente impegnativo sia dal punto di vista fisico che psicologico in quanto si assistono persone in momenti di particolare fragilità e richiede competenze specifiche in ambito sanitario e sociale.
In particolare l’Oss svolge attività di assistenza e aiuto riguardanti ad esempio l’igiene personale e il recupero funzionale, oppure organizza attività di animazione e socializzazione, collabora con il personale sanitario alla cura dei pazienti e all’attuazione di interventi anche a domicilio.
Nelle strutture in cui opera è la prima figura di riferimento per le persone ospitate, quindi alla professionalità si devono affiancare necessariamente capacità di empatia e di instaurazione di relazione di fiducia: l’obiettivo è quello di aiutare le persone nei loro bisogni primari, favorendo il loro benessere e la loro autonomia.