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26 Maggio 2023

Un Grado e Mezzo, il festival su clima e ambiente

Da oggi a domenica in vari luoghi della città conferenze, laboratori e passeggiate per prendere coscienza di un’urgenza globale non più rinviabile

Antonio Tedesco

Locandina Un Grado e Mezzo

La manifestazione si svolge da oggi a domenica

Il meteorologo Luca Mercalli, la climatologa Elisa Palazzi direttamente da Super Quark, il nivologo Michele Freppaz, il regista Marco Ponti, ma anche gli esperti della Fondazione Umberto Veronesi, di CentroScienza Onlus e gli attivisti del movimento Fridays For Future. Sono questi alcuni dei protagonisti di Un Grado e Mezzo – Festival su clima e ambiente, che da oggi a domenica si svolge in sei luoghi della città: Casa nel Parco, Cascina Roccafranca, Mausoleo della Bela Rosin, Spazio Wow, Orti generali e Museo A come ambiente.

Dopo il successo di una prima edizione sperimentale nel 2022, la manifestazione – organizzata da CentroScienza Onlus con i Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e di Fisica dell’Università di Torino – torna con una formula rinnovata e un ricco programma di laboratori, conferenze e passeggiate naturalistiche (tutto a ingresso gratuito) per parlare di cambiamento climatico e ambientale sotto diversi punti di vista, mescolando registri differenti per sensibilizzare un pubblico sempre più vasto.

Il grado e mezzo che dà il nome al festival si riferisce all’obiettivo di avere entro la fine del secolo un innalzamento massimo di 1,5°C per quanto riguarda la temperatura media globale, in modo da garantire al nostro pianeta un futuro meno incerto.
Si parla della Terra come entità, dato che la nostra vita è strettamente connessa, nel bene e nel male, con quella degli ecosistemi e degli animali che ci vivono. Da qui i temi che saranno trattati durante il festival: dall’acqua alle foreste, dalla biodiversità ai fenomeni climatici e meteorologici estremi che sono sotto gli occhi di tutti.

A margine della conferenza stampa di presentazione di Un Grado e Mezzo è intervenuta Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione energetica e alle Politiche ambientali della Città di Torino: «C’è l’ambizione di arrivare al 2030 alla neutralità climatica per dare ai nostri figli un futuro degno. La situazione odierna è causa dei comportamenti del passato e tocca a noi invertire la rotta. Il Festival serve per svegliare le menti e le coscienze: parlarne con i dati e con le persone che ne sono esperte non può che essere utile». È lo stesso approccio che l’Assessora cerca di portare nelle politiche messe in atto dalla Città: «Cerchiamo di ridurre il calore del suolo pubblico, andando di pari passo con i lavori per non farsi sorprendere dagli eventi atmosferici. Dove riusciamo a fare interventi di questo tipo è utile poi collegarli al lato culturale con eventi come Un Grado e Mezzo».

Presente anche l’Assessore Francesco Tresso, delegato al verde pubblico: «In questo ambito Torino può giocare un grande ruolo per il futuro. Abbiamo dei corridoi verdi e blu grazie ai fiumi che ci circondano e che servono anche a mantenere un ecosistema sano. Per mantenerlo stiamo facendo gli interventi necessari, continuiamo ad aumentare gli alberi in città e mettiamo in atto la prevenzione utile per non creare le condizioni che possono peggiorare a causa della crisi climatica. Abbiamo una superficie di verde enorme – conclude – che messa in rapporto con gli abitanti è tra i più alti d’Europa. Basta averne coscienza e quindi cura».

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Categorie: Ambiente, Primo piano

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