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17 Luglio 2024
La protezione solare, un’alleata da non trascurare
Con l’estate aumenta il rischio di danni, lesioni e tumori della pelle: come ci si difende?
Sara Masella
L’estate è finalmente arrivata e con lei il grande caldo: c’è chi ne approfitterà trascorrendo qualche giornata di relax al mare o in montagna, chi invece rimarrà a casa. C’è però una cosa che, vacanze o meno, dobbiamo fare tutti: mettere la crema solare.
Spesso trascurata a favore dell’abbronzatura, o ignorata da chi di solito non si brucia, la protezione solare è invece fondamentale, non solo per evitare le scottature.
Il sole non è un nostro nemico – aiuta a metabolizzare la vitamina D e a mantenere le ossa in salute, contribuisce alla produzione di serotonina e migliora il sonno – ma è importante essere consapevoli dei rischi di un’esposizione prolungata e fare il possibile per aggirarli.
Partiamo sfatando un mito: proprio la tanto amata e ricercata abbronzatura non è che un meccanismo di difesa messo in atto dalla nostra pelle. Le cellule, infatti, iniziano a produrre melanina – causa della doratura che tanto ci piace – proprio per proteggersi dall’azione dannosa dei raggi Uv. Se l’esposizione al sole è però prolungata o frequente questi ultimi penetrano nella pelle, danneggiando il dna delle cellule stesse: ecco che nasce il rischio di irritazioni, eritemi, macchie, invecchiamento della pelle, o peggio tumori come il melanoma, la cui principale causa ambientale è proprio data dalle radiazioni ultraviolette.
Bisogna per questo evitare del tutto il sole? Certo che no. È però di vitale importanza prendere le dovute precauzioni, ed è qui che – oltre a cappellini e occhiali da sole – entra in gioco la crema solare: non solo ci consente di evitare (o quantomeno ritardare) le scottature, ma previene anche la comparsa delle lesioni di cui abbiamo parlato, che possono verificarsi anche quando non c’è nessuna bruciatura.
L’importante è che la crema abbia un Spf – fattore di protezione solare – superiore a 15 (si arriva fino a 50): questo numero indica la quantità di raggi Uv che la pelle protetta dalla crema è in grado di filtrare prima di scottarsi in rapporto al tempo che ci vorrebbe senza alcuna protezione.
In ogni caso, che la protezione garantita sia più o meno elevata, non basta mettere la crema una volta: va riapplicata spesso, specialmente se ci si bagna o si svolge attività fisica, e messa quotidianamente, senza farsi ingannare dall’ombra o dalle nuvole, che fermano solo una piccola percentuale di radiazioni.
Proprio all’inizio dell’estate l’Airc – Fondazione per la ricerca sul cancro ha lanciato un appello che invita a proteggersi, ora più che mai, dai raggi del sole. I giovani non sono esonerati: negli ultimi anni l’età media di insorgenza del melanoma – in Italia il terzo tipo di cancro più frequente tra gli adulti al di sotto dei 50 anni – si è drasticamente abbassata, rendendolo uno dei tumori più comuni tra gli under 30.
Mentre vi godete il sole estivo non dimenticate, quindi, di pensare alla vostra salute.