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9 Agosto 2024

La notte di San Lorenzo: curiosità e consigli per una serata a testa in su

Il 10 agosto lo sciame di Perseidi si avvicina al suo picco, riempiendo il cielo di scie luminose

Sara Masella

Cielo notturno con alberi e stelle cadenti - San Lorenzo

Preparatevi ad aguzzare la vista!

Domani tutti con lo sguardo al cielo per la Notte di San Lorenzo, così chiamata in memoria del martirio dell’omonimo santo ma da tutti conosciuta per le stelle cadenti: la celebrazione coincide infatti con i giorni di apice di uno sciame di meteore, per questo anche definite lacrime di San Lorenzo.

Ogni anno in questo periodo la Terra orbita vicino alle Perseidi, così chiamate perché sembrano provenire da un punto nella costellazione di Perseo.
Parliamo di sciame meteorico, non di stelle cadenti: lungo il suo percorso, la cometa Swift-Tuttle si lascia alle spalle detriti, frammenti di corpi celesti e polveri. Ogni estate, nel percorrere la sua orbita intorno al Sole, la Terra li attraversa: l’attrito provocato dal contatto con l’atmosfera del nostro pianeta riscalda questi residui e causa la vaporizzazione della loro parte anteriore, dando vita alle scie che ci regalano uno spettacolo luminoso imperdibile.

L’illuminazione artificiale e le nuvole spesso rovinano la festa: per queste ultime non possiamo che sperare in un cielo limpido, ma aggirare le luci è possibile. L’ideale sarebbe un punto d’osservazione privilegiato come un luogo in campagna, in montagna o al mare, ma chi è in città non deve perdersi d’animo: è sufficiente individuare un posto senza troppi lampioni nelle vicinanze, come un parco. Potrebbe volerci un po’ di tempo per adattare lo sguardo al buio: abbiate pazienza e ricordate che anche un’occhiata veloce al telefono potrebbe rallentare il processo.
Inoltre, niente binocoli: le stelle cadono così numerose che delimitare il proprio campo visivo sarebbe uno svantaggio. Il fenomeno è infatti visibile a occhio nudo, ma per aumentare le vostre possibilità cercate di puntare lo sguardo a nord-est, in direzione della costellazione di Perseo.

Il 10 agosto è indicativamente il giorno in cui il fenomeno – in realtà visibile già a partire dalla fine di luglio – inizia a intensificarsi, ma non rappresenta necessariamente il suo apice, che quest’anno è previsto nelle notti tra l’11 e il 12 e tra il 12 e il 13 agosto.
Il momento perfetto è la seconda metà della notte, orario in cui – intorno alle 4 del mattino – l’attività meteorica aumenta grazie alla posizione della Terra, direttamente rivolta verso le polveri.
In questi giorni di picco, saranno visibili un centinaio di stelle cadenti (astronomi, passateci il termine) ogni ora.

Con numeri così alti è meglio iniziare già a pensare ai desideri da esprimere!

 

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Categorie: Ambiente, Primo piano

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