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17 Maggio 2013

40K: l’editore cerca l’autore

Al Salone del Libro la storia della prima casa editrice esclusivamente digitale in Italia e la sua scommessa nel mondo del “selfpublishing”

Matteo Fontanone

40k

La casa editrice 40K cerca autori esperti per il selfpublishing

Che cosa differenzia il blogger comune dal grande giornalista? Cosa cambia tra l’opinionista affermato e l’anonimo utente di un forum? Talvolta la distanza tra l’uno e l’altro è data soltanto dalla fama e non dalla reale preparazione in un certo ambito. La casa editrice digitale 40K pare averlo capito in tempo utile e punta su un’editoria “dal basso”, volta a esaltare le competenze specifiche di perfetti sconosciuti individuati sondando ogni piccola maglia della rete. Se n’è parlato ieri pomeriggio al Salone del Libro.

IL MANUALE AUTOPUBBLICATO
Selfpublishing, ovvero quando l’autore pensa a ogni fase che accompagna la vita di un libro, dalla scrittura alla promozione, senza passare per l’editore. Con l’avvento degli ebook è diventata una pratica sempre più in voga, destinata negli anni a ritagliarsi una fetta importante del mercato editoriale. Il grosso limite è che si tratta di un metodo attuabile soltanto a chi online è già noto e ha un seguito: ai più posso essere sconosciuto, ma se su Twitter ho 5.000 follower che mi seguono per la mia capacità nel coltivare le rose, allora è possibile che questi investano qualche centesimo in un mio ebook sull’argomento.
Per il momento quindi è un terreno ancora poco sondato, ma è la strada che sta battendo la casa editrice 40K. Sarebbe più che legittimo chiedersi in che modo, visto che il selfpublishing di per sé non prevede la presenza di un editore. Quella adottata da 40K pare essere una terza via di lavoro, che non prevede né la presenza ingombrante di un editore né la sua totale assenza, ma una sorta di “selfpublishig guidato”, in cui l’editore si limita a dare qualche consiglio all’assistito e soprattutto è lui a contattare l’autore per proporgli di scrivere, non il contrario.

METODO DI SELEZIONE E ARGOMENTI
La 40K sonda con pazienza la rete, a volte per intere settimane, in cerca di utenti esperti e autorevoli in un determinato ambito. La ricerca passa ovviamente per il complesso universo dei blog, ma si dipana anche attraverso profili Facebook, forum, cinguettii su Twitter e  relativi follower. Ci possono volere settimane intere di navigazione, ma alla fine l’esperto si trova. Al fortunato utente viene proposto di scrivere un ebook, un piccolo scritto di 40.000 caratteri (da cui il nome “40K”) riguardante ambiti specifici.
Il più delle volte si tratta del cosiddetto “HowTo”, la sezione di “varia” i cui testi sono manuali che spiegano al lettore come affrontare un determinato ambito. Esempi? Giardinaggio, uso e potenzialità di Twitter per giornalisti,  come viaggiare da soli ed essere soddisfatti.
La forza dell’editore in tutto ciò sta nell’aver la possibilità di alzare la soglia del pubblicabile per controllare la qualità dei lavori. Come un filtro, l’editore aggira il grande intoppo del selfpublishing, il concetto per il quale se tutti possono pubblicare a risentirne è senza dubbio la qualità, andando lui a cercare l’autore che entrerà nel mondo dell’autopubblicazione. Chi lavorerà con la 40K allora avrà la certezza della bontà del suo prodotto e non solo, anche di quella del prodotto dei colleghi che usciranno con la stessa casa editrice.
I primi lavori sono già usciti e disponibili, in questi giorni sono in fase di lavorazione altri cinque manuali.

Link utili:
Salone del Libro
40K

 

Accettereste di pubblicare qualcosa se veniste contattati dalla 40K? Cosa pensate di questo progetto?

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Categorie: Cultura

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